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Trenta anni fa l'omicidio di Walter Tobagi. Qualche tg se ne ricorda
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di DENTRO LE NOTIZIE

Trenta anni fa l'omicidio di Walter Tobagi. Qualche tg se ne ricorda

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 28 MAGGIO 2010
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I TITOLI DEI TG DI VENERDI 28 MAGGIO 2010 - E’ la giornata delle modifiche alla norma sulle intercettazioni, annunciate via web dai senatori del Pdl. Se ne accorgono tutti i tg che riportano le correzioni, lievi al testo, e ne danno giustamente conto. L’altro tema caldo di giornata è la riunione dell’Ocse, sotto la presidenza italiana, e le dichiarazioni di Giulio Tremonti, ministro dell’economia che chiama in causa Carl Marx per incensare la politica economica internazionale ‘ che mette d’accordo –dice- impresa e sindacati”. Sullo sfondo la manovra finanziaria da 24 miliardi di euro, varata dal governo. Norma contestata, in una intervista verità, sul Tg3 dal governatore pdl della Lombardia Roberto Formigoni, che la bolla come antifederalista.

E proprio della manovra correttiva aveva parlato Silvio Berlusconi a Mattino cinque, sul suo Canale 5, criticando gli industriali e rivendicando la bontà delle misure introdotte, sonoro ripreso da Tg1 e tg2, in pieno regime Raiset.
 Proprio sul servizio pubblico la notizia che il tribunale del lavoro di Roma ha deciso il reintegro dell’ex direttore di Rai Tre Paolo Ruffini. Il giudice in merito alla sua cacciata: ‘Viale Mazzini agì per discriminazione’. Notizia riportata solo dal Tg3 e che diventa oggetto del nostro commento con Angelo Guglielmi che della nuova rete tre fu padre e direttore dal 1987 al 1994.

 Gli attentati terroristici in Pakistan che fanno almeno 70 morti hanno dignità di titolo in tutti i tg, tranne in quello targato Emilio Fede e nel Tg5. La copertina di La 7, meritoriamente, dedicata all’anniversario dell’uccisione, da parte del terrorismo rosso, del giornalista Walter Tobagi.
In pagina anche la sentenza per gli spioni Telecom, e a proposito di spioni non entra neanche questa sera nei Tg il Watergate tutto italiano, la notizia che Silvio Berlusconi avrebbe ascoltato nel 2005, prima della pubblicazione su il Giornale, l’intercettazione, quella sì segreta e mai trascritta dalla procura, tra Fassino e Consorte. Anche senza legge bavaglio di alcune inchieste i tg preferiscono non parlare. Leggi alla voce auto bavaglio.


Il Commento di Angelo Guglielmi, Ex Direttore di RAI 3
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Direttore: l’ennesimo caso che sottolinea sofferenza nella Rai; chi la Rai l’ha fatta, e così bene, e così a lungo, come vede questo momento? questo lungo momento di degrado della Rai, di cui la vicenda Ruffini e forse l’ultimo segnale ….
“Mah, sa … io non voglio fare discorsi generali, che in genere diventano discorsi generici … dunque:  la Rai è oggi insopportabile; da una parte invedibile,  come dicono tutti,  tranne alcune preziose performance … Annozero, Ballarò, Report, Fazio, la Dandini … piuttosto vorrei tenere un discorso stretto …

Sul ruolo del direttore generale, su Masi?
“Non aveva nessuna ragione reale, e probabilmente se avesse trascurato la prescrizione del presidente, non sarebbe incorso …”

Non avrebbe, probabilmente, rischiato nulla  …
“Perché non si trattava di sostituire il giornalista libero  Riotta con un giornalista schierato, come Minzolini … lì sia l’ uno e l’altro, Di Bella e Ruffini, erano due giornalisti e presenze libere, e la dimostrazione di incapacità assoluta del Direttore Generale e del Consiglio che l’ha seguito. Volendo, se proprio lo si voleva fare ,  non era difficile trovare un posto che non costringesse  Ruffini a ricorrere alla magistratura. C’è un’inefficienza, un po’ come Ghedini ed Alfano, che si sono dimostrati due poveretti: non riescono mai ad indovinarne una. Il loro compito è quello di indovinare le cose, e di fare anche cose sgradevoli, però che siano sopportabili, o comunque non così offensive, non così contrarie a tutti i principi della Costituzione, della legge; qui c’è una vera responsabilità del Presidente  e del  Consiglio …”

E allora, a questo punto, le prospettive della Terza Rete?
“La terza rete continuerà ad essere quella che è sempre stata … che poi, grossomodo, è sempre l’impianto  della vecchia rete, della nostra rete degli anni 87-94, con alcune cose cambiate , ma sempre nella stessa direzione , con lo stesso spirito libero“.


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