Cari amici di Articolo 21,

la notizia la sapete tutti: Beppe Giulietti, secondo dei non eletti nella circoscrizione di Piemonte 2, potrebbe restare fuori dal prossimo Parlamento. La cosa in sé non mi scandalizza: fa parte del goco. Epperò. Vorrei capire perché Beppe è finito lì, in una circoscrizione a rischio e in una posizione a rischio; perché Beppe è considerato così poco dal partito - i Democratici di sinistra - al quale mi risulta appartenga; perché di tutte le scelte possibili ha prevalso quella che lo esponeva, fin dall'inizio, ad una possibile esclusione. Potrei dire che è stata una trappola, e forse penserei male ma ci azzeccherei. Oppure che è stata sciatteria, e magari mi avvicino alla verità. Ognuno di noi si farà una propria opinione in proposito.

Leggo anche che, nel gioco delle opzioni, Beppe resterebbe fuori ed entrerebbe tale Tiddei. Chi conosce Beppe quale sia stato il suo impegno in questi anni difficili per il mondo dell'informazione - e non sono affatto certo che i prossimi anni siano meno difficili. So che di Beppe mi sono sempre fidato, e che non potrei dire lo stesso di altri che lo sostituirebbero in un posto tanto strategico come la Vigilanza Rai.

Allora il punto è questo: un appello perché Beppe torni in Parlamento. Il modo lo trovassero loro, gli stessi che lo hanno ficcato in questo casino. E non mi parlassero di limite di mandati: se candidi Beppe Giulietti è perché lo vuoi eleggere, altrimenti è una presa in giro o, peggio, un'offesa a tutti quelli che hanno sostenuto con lui le battaglie per la libertà dell'informazione.

Intanto ci metto la mia firma.

Peter Freeman