Tutta una farsa: Berlusconi ottiene la fiducia alla Camera . Licenziamolo il 2 ottobre

Silvio Berlusconi. I voti a favore sono stati 342, i no 275, 3 gli astenuti. I presenti erano 620, i votanti 617. La maggioranza richiesta era di 309. Per Berlusconi sono stati determinanti i voti dei finiani e l'Mpa. Con la Lega che torna a chiedere con forza il voto a marzo. Evdenizamo che 38 dei 342 voti a favore di questo ggoverno in agonia sono dei finiani (hanno 35 deputrati ma in due hanno detto no a Berlusconi) e degli uomini di Lombardo (5). I primi protagonisti da mesi di uno scontro interno al Pdl, i secondi fortemente critici nei confronti dell'esecutivo. Senza di loro, infatti, il governo non avrebbe ottenuto la fatidica 'quota 316', cioè la metà più uno dei componenti dell'assemblea di Montecitorio.  Una situazione che mette Berlusconi in una situazione davvero difficile da un punto di vista politico. Non a caso la Lega si mostra preoccupata: "La strada è stretta e i numeri risicati - dice Umberto Bossi - nella vita è meglio prendere la strada maestra, la strada maestra è il voto. Berlusconi il voto non lo ha voluto e ora siamo a questo punto". Perentorio il ministro Roberto Maroni che, in una conversazione con Nichi Vendola e Franco Giordano, captata dalle telecamere del Tg7, prevede: "A marzo si vota". Per Beppe Giulietti, parlamentare del grippo misto e portavoce di Articolo 21, "non hanno applaudito in aula i berluscones. Alla fine della conta si sono ritrovati con trecentosette voti reali: lontani dalla quota trecentosedici che il vecchio Silvio aveva annunciato. Senza Fini sarebbe già caduto. Adesso la lettera di sfratto diamogliela noi:riempiamo la piazza il 2 Ottobre con il NoBday2 Si alla Costituzione, l'8 ottobre con la grande manifestazione a difesa della scuola e il 16 ottobre con la Fiom e la Cgil per il lavoro".