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Romani favorisce Mediaset
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di Redazione

Romani favorisce Mediaset

L’ultimo documento reso noto da Wikileaks attraverso El Pais è un dispaccio di ambasciata siglato dal nuovo ambasciatore americano Thorne. L’analisi è centrata sulle azioni di Paolo Romani per favorire Mediaset ai danni di Sky. Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico dal 4 ottobre di quest'anno,  era in quel momento ovvero nei primi mesi del 2010, vice ministro con delega alle comunicazioni. «Funzionari di Sky ci hanno detto che il viceministro Romani sta guidando gli sforzi all'interno del governo italiano per proteggere Mediaset di Berlusconi e per mettere Sky in svantaggio. Questo è uno schema familiare: Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere di governo in questo modo sin dai tempi di Bettino Craxi». 
Il dispaccio quindi analizza il disegno di legge sul web voluta dal governo italiano, la cosiddetta legge Romani,  “La legge italiana sul web sembra scritta per censurare Internet, un precedente per nazioni come la Cina”  che «sembra essere scritta per dare all'esecutivo margine di manovra per bloccare o censurare i contenuti internet. Questa legge rappresenterebbe un precedente per nazioni come la Cina che copierebbero o citerebbero questa "giustificazione" per il giro di vite sulla libertà di parola».

“Se ancora ce ne fosse stato bisogno adesso sono arrivati anche i dispacci della ambasciata americana a certificare l'esistenza di quella metastasi che ha preso il nome di conflitto di interessi”. Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti in una nota. “Non  caso a suscitare lo scandalo sono stati i provvedimenti contro la libertà del mercato e quel regolamento Romani che si poneva l'obiettivo di colpire Sky e di mettere sotto tutela la rete. Queste rivelazioni danno ragione a chi non si è mai stancato di denunciare l'anomalia italiana, una anomalia che ci ha fatto guadagnare la maglia nera nelle graduatorie internazionali. Ci auguriamo che i mazzieri del conflitto di interessi non vogliano ora inserire anche l'ambasciata americana nell'elenco degli antiberlusconiani di professione e del bolscevismo internazionale.


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