Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Libri e Giornalismo
Il bello della diretta. Produrre per la TV ( di Elio Matarazzo)
Il bello della diretta. Produrre per la TV ( di Elio Matarazzo) Nel libro di Elio Matarazzo l’analisi del complesso lavoro che sta dietro la televisione italiana, da format storici di successo come Lascia o raddoppia e Portobello fino al più recente Chi l’ha visto...

Cosa c'è dietro e a monte di ciò che vediamo in TV? Quale lavoro, o lavorìo, quali professionalità, quale organizzazione fa sì che le nostre trasmissioni preferite scorrano senza interruzione sul "piccolo schermo"? E cosa è cambiato nel piccolo schermo – e soprattutto dietro il piccolo schermo – da Lascia o raddoppia ad oggi?  

Il bello della diretta. Produrre per la TV di Elio Matarazzo (Mondadori Università) vuole far comprendere i processi di ideazione, di produzione e diffusione dei contenuti in diretta televisiva, su tutte le piattaforme multimediali. Per produrre e diffondere contenuti multimediali, nel momento stesso in cui si realizzano, serve uno studio televisivo, che è lo strumento per realizzare le idee dell’autore. Lo studio tv è come la vecchia penna stilografica o il moderno computer: due strumenti che sono utili per scrivere e rappresentare il nostro pensiero. Per diffondere contenuti in diretta, è necessaria una complicata organizzazione; molte persone, dalle diverse e specifiche professionalità, con molte e complesse apparecchiature digitali, concorrono a un lavoro collettivo che parte da un’idea. Durante una diretta non si ha una seconda possibilità: il lavoro, nella costruzione di contenuti, è sotto gli occhi di milioni di persone, non si può sbagliare, è necessario avere esperienza pratica, per non fare errori e mettere a frutto le proprie conoscenze e migliorare costantemente la propria professionalità.
Il libro descrive questo complesso lavoro e quello che ruota intorno a ciò che vediamo nel nostro televisore, ma anche su tutti i terminali collegati alla rete, alle multiformi architetture comunicative digitali mondiali.

La televisione che viene delineata ne Il bello della diretta, è in trasparenza, la Rai, dove l'autore ha a lungo lavorato: il grande broadcaster nazionale pubblico con i suoi centri di produzione, le importanti professionalità interne, un continuo controllo qualitativo (e non solo) sul prodotto fino al suo “collaudo”. Tuttavia le routine produttive che l'autore descrive sono largamente applicabili anche a Mediaset, a La 7 e ad altre emittenti.

«I moderni contenuti, i format, sono costruiti a partire da un’idea televisiva che possa essere trasmessa in diretta su tutti i canali e le piattaforme multimediali mondiali; devono essere rigorosamente sviluppati in precise strutture narrative, che diano la certezza di poter essere replicabili, di essere adattabili a ogni paese e a ogni pubblico. I formati televisivi sono sempre esistiti, pensate alla tv italiana, ai quiz di Lascia o raddoppia, a Portobello che ha generato dalle sue rubriche altri programmi, a Chi l’ha visto ecc.; la differenza è tutta nella possibilità di esportare i contenuti a livello mondiale. Non è facile», spiega Elio Matarazzo.

In Appendice al volume è riportata la testimonianza di diversi professionisti televisivi su aspetti specifici dell'attività televisiva: dalle figure professionali alla regia, dalla scenografia alle coreografie, e un Glossario.

L'autore
Elio Matarazzo è docente presso il DAMS, Facoltà di Lettere e filosofia, all’Università Roma TRE, dove tiene il corso di Laboratorio di Studio Televisivo per la produzione di contenuti analogici e digitali, nell'ambito della struttura Mediastudies diretta da Enrico Menduni.
Dirigente della RAI fino al 2008, ha collaborato alla realizzazione di programmi con noti professionisti della televisione: Pippo Baudo, Mino D’Amato, Donatella Raffai, Piero Angela, Sergio Zavoli, ed è stato capo progetto per le trasmissioni di Piero Angela, Viaggio Nel Cosmo,Superquark, Linea Verde, Il palio di Siena e molte altre.
Tra le sue pubblicazioni: La RAI che non vedrai. Idee e progetti sul servizio pubblico radiotelevisivo (2007), Son la mammina  di tre gattini, sulla lotta partigiana in Val d’Orcia (2005),  RAI Idea e Progetto,(1998).

Indice
Prefazione
Introduzione di Enrico Menduni
Premessa
Cap. 1 - Il Digitale
Cap. 2 - L’idea
Cap. 3 - Lo studio televisivo
Cap. 4 - Riprese Esterne
Cap. 5 - Il digitale e le professionalità.
Cap. 6 - Il Centro di Produzione Televisiva
Cap. 7-  La costruzione della Scena
Cap. 8 – Le teche
Cap. 9 – Diffusione dei contenuti
Cap. 10 - I contenuti
Cap. 11 –  Offerta dei contenuti televisivi
Cap. 12 - Il Palinsesto
Cap. 13 - Realizzazione dell’Idea
Cap. 14 - Allestimento dello studio Televisivo
Cap. 15- Il linguaggio
Cap. 16 – La produzione
Cap. 17 – La Scaletta
Cap. 18 - Il Conduttore.
Cap. 19 – Il piano Finanziario
Cap. 20 – Lo studio Tv Pronto
Cap. 21 - I dati d’ascolto
Appendice
I professionisti
La regia televisiva di Lino De Seriis
La scenografia televisiva di Antonin  Di Santantonio
Il costumista di Maria Baiocco
La TV stereoscopica di Maurizio Andolina
IL Centro di Produzione di Roma di Marco Cunsolo
La fabbrica della televisione di Dario Savoretti
Dirigere il CPTV RAI di Roma di Domenico Olivieri

Conclusioni
Glossario
Bibliografia


Autore: Elio Matarazzo
editore: Mondadori Università
collana: Saggi
pagine: 208
prezzo: euro 15
in libreria: fine gennaio 2012

Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21