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Articolo 21 - Editoriali
Confidenza segreta di un capitano di marina
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di Principe Bianco

Già lo sapevo. Si accatastano conferme. Siamo finalmente alla frutta della nostra civiltà di barbarie. Due estati fa, rotta Porto Empedocle-Lampedusa: il Capitano della motonave "Sansovino" mi accoglie nella sala comandi della sua nave e per cinque ore mi parla di antiche e moderne metodologie di navigazione, di correnti, di fondali, e purtroppo di una Legge tanto vile come soltanto noi carogne di uomini bianchi ricchi possiamo esserlo. Mi dice: "Se avvistassi una carretta del mare colma di profughi, in difficoltà, non potrei intervenire, dovrei tirare a dritta. L'unica cosa che portrei fare è avvisare la Guardia costiera. Fortunatamente non ho mai incrociato questa eventualità..." Ho avuto la triste conferma di quello che asseriva soltanto ora, grazie alla triste e nota vicenda della nave-provocatrice tedesca. Quell'associazione germanica ha svolto un'azione esemplare e meritoria, mettendo a nudo una Legge dello Stato Italiano nefasta e vigliacca. Temo, che da oggi, più nessuna imbarcazione "non militare" presterà soccorso a degli uomini con il sale a livello delle labbra e del naso. Nemmeno un peschereccio: la pesca di trentasette tonni significa soldi, quella di trentasette poveracci sequestro del mezzo e fame. Durante il mio viaggio, guardavo con malinconia le acque del Canale di Sicilia pensando alle migliaia di morti bianche che lo attraversano ogni anno. Mi facevo schifo a nuotare nelle acque di Lampedusa, ascoltando il frastuono degli aerei ricognitori. Una mia lacrima si univa idealmente al mare per chiedere scusa della mia e della nostra barbarie. Girando il mondo, ho gioito dell'ospitalità offerta da chi ha poco e mi sono sempre riconosciuto in questo tipo di civiltà e democrazia: ospitalità e condivisione. Ridete quando i media favoleggiano della nostra democrazia: non esiste; siamo Barbari nel senso etimologicamente dispregiativo. Ogni anno tanti fratelli Africani sono vinti dalla forza e dal gelo di quel breve braccio di mare che ci divide. Nessuna manifestazione, nessuna mobilitazione nazionale per loro. Mi faccio e mi fa schifo questo Paese, che ha piazzato le sue Colonne d'Ercole in difesa dai "mostri della fame"; da zattere e bagnarole.

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