Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - INTERNI
Giustizia e carcere: il 14 di agosto sciopero della fame e della sete
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di redazione

Giustizia e carcere: il 14 di agosto sciopero della fame e della sete

Riceviamo e pubblichiamo di seguito l'appello promosso da Rita Bernardini, Luigi Manconi, Ornella Favero, Patrizio Gonnella, Eugenio Sarno, Riccardo Arena, Irene Testa per la convocazione straordinaria del Parlamento sul tema Giustiuzia e Carceri, appello che sarà sostenuto da una giornata di sciopero della fame e della sete indetta per il 14 agosto.

PER LA CONVOCAZIONE STRAORDINARIA DEL PARLAMENTO,  IL 14 AGOSTO
UN GIORNO DI SCIOPERO TOTALE DELLA FAME E DELLA SETE.

 
Noi sottoscritti, a partire da Marco Pannella che sta dando corpo e anima a questa campagna di
legalità e  di  libertà,  sentiamo  come  una  priorità  molto  precisa  quella di  dare  voce  e  seguito  alle
parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Convegno “Giustizia! In
nome della Legge e del Popolo sovrano” tenutosi al Senato il 28 e 29 luglio.
Noi, che a diverso titolo abbiamo a che fare con il mondo delle carceri,
o  perché  vi  lavoriamo,  da  direttori,  agenti,  educatori,  psicologi,  assistenti  sociali,  medici,
infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani,
o  perché  facciamo  parte  di  quelle  istituzioni  che,  avendo  il  compito  di  legiferare  o  intervenire
direttamente, il problema dell’illegalità delle carceri sono chiamate a risolverlo,
o perché siamo proprio gli ultimi, cioè i “detenuti ignoti” che, dovendo pagare un debito per aver
violato la legge, siamo vittime dell’illegalità praticata da chi le leggi dovrebbe per primo rispettare
e far rispettare;
o  perché  scontiamo  in  carcere  una  pena  anticipata  in  attesa  di  un  processo  che,  non
dimentichiamolo, con un’alta probabilità riconoscerà l’innocenza della metà di noi,
o perché siamo mogli, mariti, figli, genitori, nonni o amici di persone incarcerate,
o perché, semplicemente, siamo cittadini democratici che credono nella Costituzione e nello Stato
di Diritto,
noi  riteniamo  che  sia  nostro  dovere  fornire  conoscenza  e  ascolto  della  Parola  e  dell’opera  del
Presidente  della  Repubblica,  accuratamente  silenziate  per  non  dire  censurate  da  tutti  i  media
audiovisivi e stampati. Parola e opera nascoste, negate ai cittadini e alla classe dirigente del Paese.
(http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=2242).
Egli, in qualità di Garante dei diritti costituzionali, in primo luogo degli ultimi, il 28 luglio, fra l’altro,
ha affermato:

A  PROPOSITO  DELLE  FINALITÀ  DEL  CONVEGNO:  (...)  Si intende piuttosto mettere a fuoco il punto critico
insostenibile cui è giunta la questione, sotto il profilo della giustizia ritardata e negata, o deviata
da conflitti fatali tra politica e magistratura, e sotto il profilo dei principi costituzionali e dei diritti
umani negati per le persone ristrette in carcere, private della libertà per fini o precetti di sicurezza
e di giustizia. (...) Una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile.

A PROPOSITO DELLE SCELTE POLITICHE E LEGISLATIVE: (...) Oscillanti e incerte tra tendenziale,
in principio, depenalizzazione e "depenitenziarizzazione", e ciclica ripenalizzazione con crescente
ricorso alla custodia cautelare, abnorme estensione, in concreto, della carcerazione preventiva. Di
qui una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma, per la sofferenza quotidiana - fino
all'impulso a togliersi la vita - di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire
sovraffollate è quasi un eufemismo.

A PROPOSITO DELLE FINALITÀ COSTITUZIONALI DELLA PENA: (...) Evidente in generale è l'abisso che separa la
realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale sulla funzione rieducatrice della pena e sui
diritti e la dignità della persona. E' una realtà non giustificabile in nome della sicurezza, che ne
viene più insidiata che garantita, e dalla quale non si può distogliere lo sguardo (...)

RIVOLGENDOSI  ALLA  POLITICA: (...) è fondamentalmente dalla politica che debbono venire le risposte.
(...) non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria. Sappiamo
che la politica, quale si esprime nel confronto pubblico e nella vita istituzionale, appare debole e
irrimediabilmente divisa, incapace di produrre scelte coraggiose, coerenti e condivise. Ma non
sono proprio scelte di questa natura che ogni giorno di più si impongono, dinanzi alla gravità dei
problemi e delle sfide che ci incalzano non solo nel campo cui si riferisce questo Convegno ma in
altri non meno fondamentali? Non dovremmo tutti essere capaci di un simile scatto, di una simile
svolta, non foss'altro per istinto di sopravvivenza nazionale?
Per dare seguito alle parole del Presidente Napolitano,
noi chiediamo urgentemente la convocazione straordinaria del Parlamento. Per aiutare questa scelta,
il giorno 14 agosto per 24 ore saremo in sciopero totale della fame e della sete anche per
simboleggiare la fame e sete di legalità, giustizia e verità del popolo che abita il territorio italiano.
In assenza di democrazia e diritto, infatti, è il popolo tutto a rischiare di soccombere.

Primi promotori:
Rita Bernardini, deputata radicale (Commissione Giustizia CD)
Luigi Manconi, Presidente di “A Buon Diritto”
Ornella Favero, Presidente Associazione Ristretti Orizzonti
Patrizio Gonnella, Presidente Associazione Antigone
Eugenio Sarno, Segretario della UIL-PA Penitenziari
Riccardo Arena, conduttore di Radio Carcere su Radio Radicale
Irene Testa, Segretaria Associazione Radicale “Il Detenuto Ignoto”

Inviare la propria adesione a info@radicali.it
oppure riempire il form sul sito http://www.radicali.it/primopiano/20110806/convocazione‐
straordinaria‐del‐parlamento‐14‐agosto‐un‐giorno‐di‐sciopero‐totale

 


Letto 4034 volte
Dalla rete di Articolo 21