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Articolo 21 - Editoriali
Bossi e Cota in gruppo FB che istiga violenza vs immigrati
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di Osservatorio antiplagio

Alla c.a.
Presidente della Camera dei deputati - fini_g@camera.it
Ministro dell'Interno - maroni_r@camera.it, caposegreteria.ministro@interno.it
Polizia delle Comunicazioni - poltel.rm@poliziadistato.it
Guardia di Finanza - sos@gat.gdf.it

Osservatorio Antiplagio, blog di vigilanza sulla tv e sui media, denuncia che su Facebook e' stato creato un gruppo - www.facebook.com/search/?q=lega+nord+mirano&init=quick#/lega.mirano?ref=search&sid=1235772700.3359274925..1 - denominato ''Lega Nord Mirano'', nel cui logo, sotto il simbolo della Lega Nord, e' riportato: ''Immigrati clandestini, torturali! E' legittima difesa''. Tra gli oltre 430 amici del gruppo compaiono un centinaio di link di circoli della Lega Nord sparsi in tutta Italia, compreso quello di Milano, e di due parlamentari leghisti: il leader, nonche' ministro delle Riforme, Umberto Bossi, ed il capogruppo alla Camera dei deputati, Roberto Cota. L'adesione di esponenti della maggioranza di governo ad un gruppo xenofobo fa piena luce sulle nuove norme anti-immigrazione. E conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che la fine degli extracomunitari nei lager di ''accoglienza'' di Gheddafi o il loro annegamento in mare sono auspicati anche da rappresentanti delle Istituzioni. Se cosi' non fosse, il ministro Bossi e il capogruppo Cota dovrebbero prendere le distanze e cancellarsi immediatamente dal gruppo, oppure dimettersi dalle loro funzioni. E' diseducativo e disonorevole, soprattutto per le nuove generazioni, le piu' attive su Facebook, continuare ad assistere a questo ''spettacolo'' indegno di un Paese civile. Se per un ''buuuu'' ad un calciatore di colore scoppia un caso nazionale, per un fatto ben piu' grave possiamo confidare nell'intervento della polizia e nella cancellazione, oltre che nell'individuazione dei responsabili, di un gruppo che istiga alla violenza, in violazione della legge Mancino sulle discriminazioni razziali, etniche e religiose? O prima dobbiamo aspettare che il ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, abbandoni il suo incarico insieme ai due colleghi di partito? ''Dura lex, sed lex'', dicevano i latini. Speriamo che per i privilegiati di turno non diventi: ''dura lex, sed flex''.

Per Osservatorio Antiplagio
Prof. Giovanni Panunzio

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