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Articolo 21 - Editoriali
A Termini Imerese si sta consumando un dramma
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di Tania Passa

Ieri 18 novembre circa 200 dei 1300 operai della Fiat di Termini Imerese hanno occupato il municipio e la stanza del sindaco Salvatore Burrafato. Ciò è accaduto perché da ieri i lavoratori sono entrati di nuovo in cassa integrazione e  temono che l'azienda possa smantellare l’industria che nella loro città produce la Lancia Ypsilon.

Sui giornali si è parlato della Polonia come ipotetico sito in cui trasferire la produzione della Lancia Ypsilon, ma non importa, perché quello che si sta celebrando è il fallimento della classe dirigente di un’intera nazione: l’Italia.

Le  frane,  gli smottamenti e i terremoti insieme ai molti corpi, si sono risucchiati la credibilità della classe dirigente del sud e non solo. Hanno tutti mostrato la loro incompetenza a governare il Paese , anche lo stabilimento di Termini Imerese è la prova di come l’amministrazione comunale, regionale e il Governo non riescono a sedersi intorno ad un tavolo con l’azienda FIAT, largamente aiutata in questo anno, per cercare di tutelare il lavoro di quella gente.


Nessuno che senta addosso la responsabilità delle situazioni, non un membro della classe dirigente di questo Paese che senta come suoi, i problemi dell’Italia, tutti si rimpallano la colpa delle situazioni, d’innanzi  ad una crisi atroce che sta mettendo in ginocchio milioni di persone, dai lavoratori agli imprenditori stessi.

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C’è bisogno di una parola oramai desueta e incompatibile con la nostra società, ma è diventato indispensabile ritrovarne il senso e il fine, ci vuole coscienza .

Apprendiamo dalle agenzie che il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola oggi pomeriggio incontrerà i lavoratori e i rispettivi sindacati di Cgil, Cisl e Uil a Termini Imerese. L'incontro avverrà nel Municipio che da ieri è occupato dalle  tute blu. Oggetto dell'incontro sarà discutere sulle prospettive dello stabilimento nel quale la Fiat, a partire dal 2011, sarebbe intenzionata a bloccare la produzione di auto, in ogni caso noi chiediamo coscienza, perché si discute della vita della gente  e l’ottimismo a fine mese non si mangia.

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