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Articolo 21 - Editoriali
SalĂČ, una legge contro la storia
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di Storici italiani*

Ecco lâ??appello di numerosi storici italiani contro la legge sullo status di militari combattenti ai seguaci della Repubblica sociale italiana

La maggioranza parlamentare di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi ha portato in parlamento e sta per approvare il disegno di legge n.224, presentato dai parlamentari di Alleanza Nazionale, che in soli due articoli rovescia il senso della Resistenza e della contrapposizione tra i giovani che scelsero di lottare contro i tedeschi occupanti, il terrore nazista e i fascisti della «repubblica sociale» e quelli che all'opposto decisero di arruolarsi nelle file dell'esercito di SalĂČ e combatterono per venti mesi contro i partigiani e gli alleati angloamericani.

Il disegno di legge stabilisce che ai soldati e agli ufficiali che militarono nell'esercito della «repubblica sociale italiana» deve essere riconosciuto lo status di militari combattenti equiparato a «quanti combatterono nei diversi paesi in conflitto durante la seconda guerra mondiale».
Si mette cosĂŹ sullo stesso piano la scelta di chi ha lottato e versato il proprio sangue per costruire in Italia la democrazia parlamentare e la giustizia sociale, e quella di chi non solo non ha rinnegato gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista, ma ha ritenuto di poter condividere la visione hitleriana e razzista dell'Ordine nuovo nazista, simboleggiato dall'orrore di Auschwitz.
Ă? il primo passo per ottenere che ai fascisti di SalĂČ vengano concesse medaglie al valor militare e decorazioni per la battaglia sostenuta con i nazisti contro l'indipendenza nazionale dell'Italia, contro la democrazia e la libertĂ .
Invitiamo l'opposizione parlamentare e l'opinione pubblica democratica del nostro paese a reagire con tutti i mezzi per impedire che questo rovesciamento di valori sia sancito dal Parlamento e diventi legge dello Stato. Qui non si tratta, come Ă© giusto, di rispettare i caduti di ogni colore, ma di difendere i valori della Resistenza e della lotta di Liberazione e i principi fondanti della Repubblica e della Costituzione contro una maggioranza che vuole sradicare le basi stessi della nostra convivenza civile e della nostra identitĂ  democratica. (da l'UnitĂ  - 27 febbraio 2005)

*Hanno giĂ  aderito all'appello
Daniela Adorni, Aldo Agosti, Bruno Anatra, Massimo Baioni, Francesco Barbagallo, Ornella Bianchi, Bruno Bongiovanni, Camillo Brezzi, Franco Carboni, Sandro Carocci, Carlo Felice Casula, Enzo Cervelli, Enzo Collotti, Pietro Corrao, Claudio Della Valle, Giovanni De Luna, Giancarlo Jocteau, Maria Ferretti, Vincenzo Ferrone, Roberto Finzi, Massimo Firpo, Patrizia Gabrielli, Marco Galeazzi, Benedetta Garzarelli, Raffaele Licinio, Fiamma Lussana, Sergio Luzzatto, Luisa Mangoni, Aldo Mazzacane, Brunello Mantelli, Guido Melis, Giovanna Merola, Giovanni Miccoli, Giovanni Murgia, Claudio Natoli, Adolfo Pepe, Rossano Pisano, Giuliano Procacci, Leonardo Rapone, Giuseppe Ricuperati, Maurizio Ridolfi, Giuseppe Sergi, Simonetta Soldani, Gianfranco Tore, Francesco Tuccari, Rosario Villari, Giovanni Vitolo, Albertina Vittoria

Chi vuole aderire all'appello puĂČ scrivere a Nicola Tranfaglia, Dipartimento di Storia, UniversitĂ  di Torino, via S. Ottavio 20 (email nicola.tranfaglia@unita.it).

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