In piazza contro i ladri di futuro

Tra le tante emergenze in cui si dibatte il Paese una prevale e le riassume: la mancanza di futuro. E’ questo il delitto più grave perpetrato dal governo di centrodestra: privare le nuove generazioni di una prospettiva, negare loro il diritto di coltivare speranze, desideri, progetti. Condannarli alla precarietà o, nella migliore delle ipotesi, alla ricerca di opportunità fuori dai confini nazionali, in quei paesi che non considerano la scuola pubblica e l’Università come costi da tagliare ma come strumenti fondamentali di sviluppo e di promozione sociale. E per questo investono sulla conoscenza, sulla ricerca e sull’innovazione mentre in Italia un governo imbelle e antimoderno prosegue imperterrito nell’opera di smantellamento del sistema formativo, dalle elementari all’università.

Contro tutto questo, contro i ladri di futuro e di speranza, mobilitiamoci per gridare forte e chiaro il nostro “no” alle forbici della Gelmini e ai suoi piccoli calcoli da contabile, per chiedere una svolta radicale che restituisca finalmente dignità,  innovazione e risorse alla scuola e all’università. E sarebbe bello e importante se i mezzi di informazione fossero con noi, per raccontare al Paese la richiesta di futuro che viene da studenti, docenti e precari della conoscenza”.

 

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