Articolo 21 - Editoriali
Nucleare, la Cassazione dice no alla truffa del governo
di Danilo Sinibaldi
Il referendum sul nucleare si farà. L’inganno del governo è stato sventato e con lui la tentata truffa ai cittadini. “C’è un giudice a Berlino”!
La Corte di Cassazione ha infatti deciso che Il referendum sul nucleare si terrà come previsto il 12 e 13 giugno insieme con quelli sulla privatizzazione dell'acqua e sul legittimo impedimento.I giudici hanno così accolto l’istanza dell’Italia dei valori che chiedeva di annullare gli effetti delle nuove norme contenute nel decreto Omnibus fatto approvare dal Parlamento con il voto di fiducia della settimana scorsa.
Ergo, la Suprema Corte ha stabilito che le modifiche apportate dal governo alle norme sull'energia nucleare non precludono lo svolgimento del referendum.
E’ stato così disinnescato l’estremo tentativo del governo Berlusconi di tacitare la ‘vox populi’ per proseguire indisturbato alla realizzazione del suo scellerato piano energetico. Un piano scritto a quattro mani con le lobby nucleariste, le uniche a ricavare profitti da una eventuale nuclearizzazione del nostro Paese.
Ora riparte con rinnovato entusiasmo la lotta per raggiungere il quorum. Questa è la missione alla quale tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo: casa per casa, collega per collega, amico per amico. A ognuno di loro dobbiamo parlare dei referendum e dell’importanza che ha un piccolo gesto come quello di recarsi alle urne e votare i quattro SI contro il nucleare, la privatizzazione dell’acqua, il legittimo impedimento.
La nostra meta è un numero. Grande, grandissimo: 27 milioni! Tanti sono i voti che occorrono per raggiungere il quorum. Ma possiamo farcela, dobbiamo farcela. Per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti. Per questa meravigliosa casa che tutti abitiamo - l’unica possibile - chiamata Terra.
Tutti insieme, perché quando il potere è sordo, i cittadini urlano più forte!
La Corte di Cassazione ha infatti deciso che Il referendum sul nucleare si terrà come previsto il 12 e 13 giugno insieme con quelli sulla privatizzazione dell'acqua e sul legittimo impedimento.I giudici hanno così accolto l’istanza dell’Italia dei valori che chiedeva di annullare gli effetti delle nuove norme contenute nel decreto Omnibus fatto approvare dal Parlamento con il voto di fiducia della settimana scorsa.
Ergo, la Suprema Corte ha stabilito che le modifiche apportate dal governo alle norme sull'energia nucleare non precludono lo svolgimento del referendum.
E’ stato così disinnescato l’estremo tentativo del governo Berlusconi di tacitare la ‘vox populi’ per proseguire indisturbato alla realizzazione del suo scellerato piano energetico. Un piano scritto a quattro mani con le lobby nucleariste, le uniche a ricavare profitti da una eventuale nuclearizzazione del nostro Paese.
Ora riparte con rinnovato entusiasmo la lotta per raggiungere il quorum. Questa è la missione alla quale tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo: casa per casa, collega per collega, amico per amico. A ognuno di loro dobbiamo parlare dei referendum e dell’importanza che ha un piccolo gesto come quello di recarsi alle urne e votare i quattro SI contro il nucleare, la privatizzazione dell’acqua, il legittimo impedimento.
La nostra meta è un numero. Grande, grandissimo: 27 milioni! Tanti sono i voti che occorrono per raggiungere il quorum. Ma possiamo farcela, dobbiamo farcela. Per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti. Per questa meravigliosa casa che tutti abitiamo - l’unica possibile - chiamata Terra.
Tutti insieme, perché quando il potere è sordo, i cittadini urlano più forte!
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