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Articolo 21 - Editoriali
Italia sull'orlo del baratro
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di Antonio Boccuzzi

Nulla è per sempre, anche se perlomeno dovrebbero ancora esistere gli ideali, e non dovrebbero essere soltanto patrimonio utopico, trattati alla stregua di obsoleto orpello appartenente a pochi che nell'ottica dei "molti" appaiono come illusi, nostalgici di qualcosa che non esiste più, di qualcosa che appartiene al passato, oramai inesistente.

Ma esistono... esistono ancora. Non ci saranno più i padri, ma ci sono i figli, eredi di un lascito pesante, obbligati a dimostrare che non hanno imparato solo vizi e tare! Ma pregi e virtù, elementi di distinzione tra gli uomini e gli ominicchi.

Per questo motivo non è comprensibile e tollerabile un tale giro su se stessi, un triplo carpiato che fa transitare il pensiero da una visione ed un'idea antiberlusconiana, a quella del pensiero berlusconiano che vede il cavaliere disegnato come un grande statista o addirittura salvatore della patria.

Transfughi, da partito a partito, prigionieri del nonsense, che forse per loro un senso ce l'ha. Irresponsabili dalla responsabilità limitata, individuale, che fa salire rabbia a chi li contempla .

Certo non perdiamo la luna per mirare il dito, ma oggi c'è anche questo aspetto, una valutazione che richiede comunque una seria riflessione, figlia di una legge elettorale "porcata" che allontana eletti ed elettori.

Ma nonostante un parlamento di nominati, chi possiede una morale, un'etica ed un ideale dovrebbe ribellarsi e aberrare un'idea che sottende ad ubbidire supini ad un'assurda legge della sopravvivenza, sintomo di chi vuol detenere il potere per sistemare i propri affari a costo anche del Paese stesso .

Chi sosteneva al momento della sua discesa in politica di amare il suo Paese può aver tramutato in modo tanto radicale questo suo sentimento, non solo definendolo un Paese di merda, ma dimostrando un sentimento lesivo nei suoi confronti. Questo assurdo trascinamento sta conducendo la nostra nazione nel baratro. Può un uomo tentare di mutare il suo destino ponendo sull'altare del sacrificio i suoi connazionali? Evidente se questo uomo si chiama Berlusconi può...

Accanto a tutto ciò c'è una suggestione interessante legata a quanti hanno rinnegato e ogni volta che pigiano quel pulsante continuano a rinnegare la propria coscienza e soprattutto la propria dignità. Vittime consapevoli del loro carnefice, a cui hanno donato la loro anima; costretti a credere che la vera democrazia è quella che ti costringe a tenere al Governo chi non ha più la fiducia della maggioranza dei cittadini, dimentichi che nella patria della democrazia, l'Inghilterra, la signora Margaret Thatcher (la lady di ferro!!) e Tony Blair sono stati entrambi esautorati dall'incarico di Primo Ministro non dal voto dei cittadini inglesi, o dalla maggioranza parlamentare, ma dai loro rispettivi partiti! Perché dove i partiti non sono aziende si ha tutto l'interesse a cambiare capo quando si ritiene che perderà le elezioni successive. Nelle aziende familiari invece, non si possono cambiare i padroni del vapore !

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