“ Bassolino, De Mita e Mastella sono i becchini del Mezzogiorno. Sono quelli che hanno distrutto il Mezzogiorno e non hanno garantito la centralità del sud”. Non aveva dubbi Stefano Caldoro, oggi candidato presidente per il centro- destra in Campania, nel 2006 quando attaccava i suoi attuali alleati definendoli addirittura becchini. Oggi l’Udc di De Mita appoggia Caldoro e anche l'altro becchino Mastella, per tramite moglie, Sandra Lonardo, ovviamente a distanza visto che ha il divieto di dimora, sostiene il socialista Stefano. Scurdammec o passat, simm e Napule, paisa! Per trovare questa ed altre dichiarazioni bisogna leggere ‘il partito dell’amore’, il libro del giornalista Mario Portanova, edizioni Chiarelettere. Un testo che ci aiuta a capire di quanto amore sia portatore Berlusconi e i suoi accoliti. E di tanto in tanto, come abbiamo visto, tra una contumelia e una invettiva anche quanto la poltrona sia importante tanto da allearsi anche con i becchini dopo averli ripetutamente offesi. In fondo anche Umberto Bossi diceva del suo capo un tempo: “ Berlusconi è peggio di Mussolini (La Repubblica, 1998) “Nazista, nazistoide, paranazistoide”( Corriere della Sera, 1995). Ma il gran cerimoniere dell’insulto è Silvio Berlusconi, l’uomo dell’amore. Nel libro si passano in rassegna le sue migliori perle. A proposito di istituzioni di garanzia e di Capo dello Stato: “ Scalfaro è un serpente, un traditore, un golpista” ( 1995, La Stampa). Senza scomodare le aggressioni contro i magistrati. Per evidenziare voltagabbana, cambi di casacca, dichiarazioni truculente basta fare una ricerca su google o in agenzia. Ma questo presuppone giornalisti ( in tv soprattutto) indipendenti e autonomi. Miraggio italiano. Per il momento ci accontentiamo de ‘Il partito dell’amore’ di Mario Portanova. Buona lettura!

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