Aiutiamo il piccolo Cristian Barbuscia

Il piccolo Cristian Barbuscia è sdraiato sul letto in cui vive da quando è nato. Sembra fissare la torta che sua madre, Mita Dumitrescu, gli ha preparato lo scorso 14 gennaio per festeggiare, nonostante tutto, il suo decimo compleanno. Ma Cristian la torta non può vederla: è cieco, non parla, non cammina, è epilettico e si nutre attraverso il sistema PEG.  Cristian soffre di Encefalopatia multicistica. Le complicazioni legate al parto gli hanno provocato una tetraparesi spastica. Non può nemmeno mangiare senza l'assistenza di sua madre o dell'infermiera, quando ce l'aveva. Sì, perché a causa dei tagli a sanità e welfare a Cristian l'infermiera l'hanno tolta costringendo Mita a dimettersi dal lavoro. E come se non bastasse, l'azienda sanitaria di Messina ha tolto al bambino anche le siringhe, le garze e i kit per l'alimentazione. E così anche il bonus sanitario che da mille euro è stato ridotto a duecento euro.  Mita ha scritto all'azienda sanitaria implorando aiuto. Le hanno detto di rivolgersi all'assessorato regionale ma senza alcun riscontro. Ha scritto anche alla provincia di Messina: niente. Si è rivolta ai giornali locali e alle tv nazionali: silenzio.  A quel punto Mita ha deciso di rivolgere il suo appello al  web: ha promosso una petizione online, 1370 firme in due giorni, e ha aperto un evento su Facebook (https://www.facebook.com/events/187014224735529/). Oggi la storia di Cristian sta facendo il giro dei social network. Sperando che serva a qualcosa.

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