L'importante è votare

Oggi l'Espresso mi ha fatto sorridere perché, in mezzo a cento nomi ben più noti del mio, c'era scritto che voterò almeno un sì. Ma io voterò quattro sì. Per questo mi ha fatto sorridere, perché mi sono ricordato la domanda telefonica del giornalista: "Lei voterà?" Sì. "Voterà almeno un sì?" Sì. E invece no, maledizione. Avrei dovuto rispondere: Sì, Sì, Sì, Sì. Il  voto più balbuziente che ci sia. La verità è che questo referendum rende gli emotivi ancora più emotivi. Gli imbranati, "embrionati". E gli incolti restano incolti perché la Rai non ce l'ha spiegato, mentre su come si compilano le cartoline per la Lotteria di Capodanno ci fa una testa tanta. Questo referendum ci rende più emotivi che mai perché riguarda le origini della vita, e perché anche Fini dice di andare a votare, e infine perché noi che siamo più abituati a dire No, dobbiamo ripetere per una o più volte Sì, con la testona che annuisce, come le bestie pure, anche se in realtà stiamo dicendo No a una legge che non ci piace. Ma l'importante è votare. Il "Sor Cicoria" invece non va a votare, ma questo aggiunge chiarezza perché sin da bambino la verdura mi fa senso  e i panini mi piacciono con la mortadella che, infatti, voterà.Dette queste cretinate (alla pesantezza dei quesiti oppongo tutta la leggerezza di cui sono capace) voterò sì per le donne, per la scienza, per chi soffre, e per la vita. No a chi vuole brevettarla e quotarla in borsa, ma la speculazione sui cloni sarà un referendum del futuro e lo voteranno i miei bambini.

Letto 634 volte