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Articolo 21 - Editoriali
MartedĂŹ 5 luglio a Roma, assemblea di dipendenti e collaboratori Rai
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di Stefano Mencherini

Aderiscono al momento SNATER, Giovanni Russo Spena, Oliviero Beha, don Angelo Cassano (parroco a Bari) Stefano Mencherini e tutti coloro che hanno iniziato venerdi' scorso nel silenzio generale lo sciopero della fame a oltranza e a staffetta per la liberta' di informazione e la tutela dei diritti umani e civili degli immigrati. Sono stati invitati tra gli altri il Nobel Dario Fo e l'autore e attore Marco Paolini. Il testo che segue e' stato volantinato su tutti i tavoli della sede centrale della Rai, cda e direzione generale comprese, stamattina.

Su questi e altri temi sempre relativi ai diritti-doveri dei dipendenti del servizio pubblico, si terra' nei prossimi giorni una assemblea aperta a tutti i dipendenti interni e a tempo determinato, ai sindacati confederali e non e ai politici di ogni schieramento che vorranno ascoltarci.

 Cari colleghi, qualcuno di voi avra' letto nei giorni scorsi alcune note attaccate "clandestinamente" sulle bacheche di viale Mazzini, per questo vi devo alcune risposte e alcune delucidazioni. Dopo 18 giorni di digiuno e tre di sciopero della sete per la liberta' di informazione e la tutela dei diritti umani e civili degli immigrati, venerdi' scorso ho interrotto la protesta che e' stata raccolta da parlamentari, sacerdoti e suore di vera carita', uomini e donne di cultura e liberi cittadini, che scioperano a staffetta e a oltranza, in attesa che il Presidente Ciampi ci riceva. Ma questa battaglia che sembra lontana anni luce dai nostri, vostri problemi all'interno dell'azienda, in realta' non lo e' affatto.

Anzi: DIPENDENTE ALZA LA VOCE E LA SCHIENA! 
Viviamo in una azienda-colabrodo dove le responsabilita' si rimpallano come se fosse una partita di calcetto nel campetto sotto casa. I contratti vengono concordati con sindacati che all'interno della rai poco hanno lavorato in questi anni per fare davvero gli interessi dei dipendenti. I sabati e le domeniche non vengono retribuite, pensate che conosco un produttore esecutivo che ha 28 sabati lavorati negli ultimi tempi (28 sabati) e la Rai non vuole pagarli. Per non parlare degli stipendi, delle diarie delle trasferte e cosi' via. Dei  contenuti poi nemmeno a parlarne: vengono mandate in onda cose su cui la signora Franca Ciampi (per citare una persona conosciuta e autorevole nel suo ruolo di mamma provvisoria della Repubblica) chiederebbe la censura preventiva. E a proposito di censura preventiva, vi informo che MareNostrum, l'unico documento giornalistico che denuncia la gravissima lesione di diritti umani e civili dei migranti nel nostro amato e disastrato Paese, sara' presto in edicola (a sei euro!) con un importante settimanale. Ma l'azienda da settimane a me non risponde sulla richiesta di messa in onda con ampio e documentato dibattito, come gli chiedono migliaia di cittadini e decine di parlamentari che da settimane stanno sottoscrivendo un appello sulla home page del sito (di area pacifista e cattolica impegnata socialmente) www.peacelink.it E la nostra protesta continua, partendo anche da un dialogo con tutti voi, con i sindacati confederali e non e con tutte quelle forze che vogliono ritrovare un servizio pubblico degno di questo nome e del canone che ogni cittadino e dipendente paga, rispettoso anche dei diritti dei suoi lavoratori. Quindi la bassissima qualita' dei prodotti della Rai e la cattiva gestione del personale, la pessima realta' dei salari e di tutto il resto, non nascono solo da imposizioni e/o suggerimenti politici, ma anche e soprattutto dalla nostra rassegnazione. Dai nostri silenzi. Dal nostro menefreghismo o fatalismo.

Allora PARLIAMONE PRESTO E TUTTI INSIEME .

Info: www.stefanomencherini.org
Cell. 339.3578481
Int. Linea Verde  5116

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