di Redazione
"Se ancora avessimo avuto dei dubbi sulle regioni politiche dei provvedimenti assunti nei confronti di Michele Santoro ci ha pensato il dg Masi a levarceli. La sua dichiarazione nulla è che una precisa rivendicazione. D'altronde tutto era già molto chiaro nelle telefonate intercettate a Trani del presidente Berlusconi". Lo afferma il portaovce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. "La Rai si candida ad assumere la guida della fabbrica dei veleni e dei giornali di famiglia e a diventare punta di diamante dei "pestaggi" mediatici contro gli avversari. Non si tratta solo di uno sfreggio a Santoro e a coloro che lavorano con lui ma a milioni di italiani". "Qualcuno consigli al direttore generale di autosospendersi prima di trascinare per l'ennesima vola l'azienda nel ridicolo. Intanto facciamo sentire la nostra voce e il il giorno della puntata soppressa proponiamo una grande iniziativa pubblica davanti agli studi della Rai. Qualcuno degli esponenti della destra che hanno urlato contro le perquisizioni nelle sedi del Giornale - si domanda in conclusione Giulietti - vorranno far sentire la loro voce contro questo sequestro non meno grave?" Sanzione abnorme e non conforme a doveri amministratore - di Domenico D'Amati
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