Ha atteso piu' di cinquant'anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda: ora la racconta in questo libro. È la storia di una
famiglia ma e' anche una storia di fabbriche; e di una citta' Como punto strategico per le forze nazifasciste. Di treni che partivano per
mete ignote e di luoghi in cui l'umanita' si divideva tra vittime e carnefici, fino a negare se stessa. E' la storia di una persona a cui il
lager non ha rubato l'anima e che ha ripreso a vivere. Che ogni anno torna la' dove era stata reclusa. Che ricorda. E che, nonostante tutto, ha perdonato.
GLI AUTORI.
Giovanna Caldara è nata a Erba (Como). Giornalista, collabora con diverse
testate. Ha fornito consulenze letterarie per testi teatrali e libri.
Organizza e promuove eventi culturali e gestisce l'ufficio stampa di
associazioni e spettacoli.
Mauro Colombo è nato a Erba (Como). Giornalista, è caposervizio del
mensile Il Segno e della testata www.incrocinews.it. Per Melampo ha
pubblicato Cent'anni da interisti (2008). Inoltre ha scritto L'ultimo
dribbling del Balilla (Morellini, 2010) e i racconti per ragazzi Derby
giurassico e Alè oò! (La Spiga, 2011).
Tanto tu torni sempre. Ines Figini, la vita oltre il lager
Sopravvissuta a tre campi di concentramento, ora si racconta
A luglio compira' 90 anni, quando fu deportata Ines Figini ne aveva meno
di 22. Non era ebrea, partigiana o antifascista, ma si era schierata a
favore di alcuni compagni di lavoro durante uno sciopero. Cosi' fini' nei
lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbrück.
Ha atteso piu' di 50 anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda,
ora i giornalisti Giovanna Caldara e Mauro Colombo ne hanno raccolto la
testimonianza nel libro "Tanto tu torni sempre. Ines Figini, la vita oltre
il lager" (Melampo editore).
GLI AUTORI E NANDO DALLA CHIESA INTERVISTERANNO INES FIGINI GIOVEDI' 22
MARZO A MILANO, IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO. Insieme a loro
sara' presente Valter Merazzi (Centro di ricerca Schiavi di Hitler).
Mentre l'attrice Stefania Colombo leggera' due lettere scritte da Ines
alla madre.