Articolo 21 - IDEE IN MOVIMENTO
A Kabul: per dire basta alla violenza, alla guerra e al terrorismo
di redazione
A dieci anni dall’attentato che l’11 settembre 2001 distrusse le torri gemelle di New York e dall’inizio della guerra in Afghanistan, la Tavola della pace e l’associazione americana dei familiari delle vittime dell’11 settembre Peaceful Tomorrows hanno deciso di andare insieme a Kabul per dire basta alla violenza, alla guerra e al terrorismo.
Una delegazione italo-americana si recherà a Kabul dal 31 agosto al 5 settembre 2011 per incontrare i familiari delle vittime del terrorismo e della guerra, le organizzazioni della società civile afgana e i rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali presenti in Afghanistan.
La missione di pace, organizzata grazie alla collaborazione di Afgana e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, si svolge alla vigilia della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011.
La delegazione è composta da Paul Arpaia, September 11th Families for Peaceful Tomorrows, Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della pace, Emanuele Giordana, Coordinatore di Afgana Mario Galasso, Assessore alla pace e alla cooperazione internazionale della Provincia di Rimini, Andrea Ferrari, Assessore alla pace e cooperazione Internazionale del Comune di Lodi, don Tonio Dell'Olio, Responsabile Internazionale di Libera, Luisa Morgantini dell’Associazione per la pace, don Renato Sacco di Pax Christi.
Dopo dieci anni di “guerra al terrorismo”, la violenza, la miseria e l’insicurezza continuano a dominare la vita quotidiana del popolo afgano e dell’intera regione. Osama Bin Laden è stato ammazzato ma noi siamo ancora profondamente coinvolti in questa tragedia senza sapere come uscirne. Se ne parla malamente solo quando muore qualcuno dei nostri soldati. Poi nulla più. Eppure non possiamo smettere di porci alcune domande: a cosa è servito scatenare una simile guerra? Davvero non si poteva fare diversamente? E ora, cosa dobbiamo fare?
La missione della Tavola della pace e di Peaceful Tomorrows vuole innanzitutto essere un forte gesto di solidarietà con il popolo afgano e rendere omaggio a tutte le vittime della guerra e del terrorismo. A loro verrà consegnata la “Luce di Assisi”, la lampada ideata dai francescani a simbolo della pace che dobbiamo impegnarci a costruire.
Allo stesso tempo la delegazione intende raccogliere valutazioni e proposte per uscire da questa drammatica situazione ascoltando le diverse espressioni della società civile afgana e i rappresentanti delle principali istituzioni internazionali presenti a Kabul.
La missione intende dare seguito agli impegni assunti dalla società civile italiana in occasione delle Conferenze della società civile afgana di Kabul (marzo 2011) e di Roma (maggio 2011) organizzate da Afgana.
Una delegazione italo-americana si recherà a Kabul dal 31 agosto al 5 settembre 2011 per incontrare i familiari delle vittime del terrorismo e della guerra, le organizzazioni della società civile afgana e i rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali presenti in Afghanistan.
La missione di pace, organizzata grazie alla collaborazione di Afgana e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, si svolge alla vigilia della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011.
La delegazione è composta da Paul Arpaia, September 11th Families for Peaceful Tomorrows, Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della pace, Emanuele Giordana, Coordinatore di Afgana Mario Galasso, Assessore alla pace e alla cooperazione internazionale della Provincia di Rimini, Andrea Ferrari, Assessore alla pace e cooperazione Internazionale del Comune di Lodi, don Tonio Dell'Olio, Responsabile Internazionale di Libera, Luisa Morgantini dell’Associazione per la pace, don Renato Sacco di Pax Christi.
Dopo dieci anni di “guerra al terrorismo”, la violenza, la miseria e l’insicurezza continuano a dominare la vita quotidiana del popolo afgano e dell’intera regione. Osama Bin Laden è stato ammazzato ma noi siamo ancora profondamente coinvolti in questa tragedia senza sapere come uscirne. Se ne parla malamente solo quando muore qualcuno dei nostri soldati. Poi nulla più. Eppure non possiamo smettere di porci alcune domande: a cosa è servito scatenare una simile guerra? Davvero non si poteva fare diversamente? E ora, cosa dobbiamo fare?
La missione della Tavola della pace e di Peaceful Tomorrows vuole innanzitutto essere un forte gesto di solidarietà con il popolo afgano e rendere omaggio a tutte le vittime della guerra e del terrorismo. A loro verrà consegnata la “Luce di Assisi”, la lampada ideata dai francescani a simbolo della pace che dobbiamo impegnarci a costruire.
Allo stesso tempo la delegazione intende raccogliere valutazioni e proposte per uscire da questa drammatica situazione ascoltando le diverse espressioni della società civile afgana e i rappresentanti delle principali istituzioni internazionali presenti a Kabul.
La missione intende dare seguito agli impegni assunti dalla società civile italiana in occasione delle Conferenze della società civile afgana di Kabul (marzo 2011) e di Roma (maggio 2011) organizzate da Afgana.
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