di Duilio Giammaria
Insomma Bashir appartiene pienamente e legittimamente alla nuova Libia. Eppure non è affatto contento di come stiano andando le cose. "Solo pochissimi dei nuovi esponenti politici di primo piano, hanno un profilo da statista. Quasi tutti sono lì a guadagnare posizione di privilegio e guadagni illeciti". "Abbiamo buttato giù Gheddafi, ma sono pronti in molti a prendere il suo posto".
Insomma un quadro piuttosto fosco. La voce di Bashir e dei giovani rivoltosi disillusi è certamente quella più genuina che esprime insieme a quelle dei giovani tunisini preoccupati della vittoria del partito islamisya Ennada, il vero spirito delle rivolte arabe. Il rischio che le voci come quella di Bashir non trovino spazio nei nuovi equilibri e che il ruolo "opportunistico" del Qatar i cui soldi hanno giocato molto nella vittoria di Ennada in Tunisia, e stanno giocando un ruolo anche in Libia, rischiano di immettere un grave elemento di distorsione in un sistema democratico che fa i suoi primi passi .