di Redazione
Le organizzazioni mafiose s’insediano nelle regioni o città più ricche, interessate da grandi appalti e opere infrastrutturali, dove vi sono enormi possibilità di riciclaggio e di occultamento nell’economia legale. Nord e Sud legati da un fenomeno che negli ultimi anni ha incravattato l’Italia. Sono solo alcuni dei temi raccontati nel XIII rapporto sulla criminalità realizzato da Sos Impresa e Confesercenti.
I dati verranno presentati martedì 10 gennaio alle ore 10,30 presso l’Auditorium “Antonio Nori” (via Nazionale, 60) a Roma. Ad aprire i lavori sarà Marco Venturi presidente di Confesercenti, mentre il rapporto sarà illustrato da Lino Busà presidente di Sos Impresa. Parteciperà Giancarlo Trevisone, Commissario Nazionale Antiracket, e saranno presenti anche imprenditori vittime di usura e “pizzo”.
L’imposizione del pizzo è il reato principe della criminalità organizzata, la tassa per eccellenza, serve a sostenere le famiglie, le cosche, le ’ndrine, ad assicurare uno stipendio ai carusi, ad assistere i carcerati e pagare gli avvocati. Il pagamento del pizzo è indice di sovranità cui nessuno può sottrarsi. Nonostante ciò, anche per abbassare i rischi di una denuncia, l’organizzazione, la famiglia, il sistema si dimostrano flessibili. Lo scopo rimane quello di alimentare paura, disseminare insicurezza, creare quel clima di intimidazione diffusa, tanto che quando arriva la richiesta di mettersi a posto per alcuni commercianti e imprenditori è quasi una liberazione. L’imposizione di macchinette per il gioco d’azzardo, conosciuto come il racket dei videopoker, è una forma di imposizione estorsiva nata in Campania ed estesasi a tutto il territorio nazionale. Tale forma di racket rappresenta una delle modalità di ingresso della mafia nel cuore delle imprese. Un fenomeno che non risparmia neanche la capitale. Nel territorio romano non mancano attentati e intimidazioni. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti l'ombra del racket o un serie di avvertimenti mirati. Inesistenti le denunce, ma secondo i dati in possesso a Sos Impresa, pagano il pizzo, nelle sue varie forme (imposizioni merci, pagamenti in natura, imposizioni di videopoker), il 10% dei commercianti del Lazio, pari a circa seimila commercianti. Un fenomeno che con la crisi si è ulteriormente aggravata e che ha mostrato il suo volto peggiore
La presentazione prevederà, inoltre, un focus specifico sulla situazione criminale su Roma. Il rapporto annuale di Sos Impresa Le mani della criminalità sulle imprese è giunto alla tredicesima edizione. Nato come documento di denuncia delle condizioni di lavoro e di impresa nel Sud Italia, nel corso del tempo è diventato uno strumento di studio e di lavoro anche per importanti organismi istituzionali e per altri centri studio di studio e di ricerca. I numeri e le analisi contenute nel Rapporto si avvalgono delle testimonianze dirette degli associati di Sos Impresa operanti sul territorio, cui si aggiungono le dichiarazioni delle vittime di estorsione e usura ai nostri sportelli e in sede giudiziaria. Ciò rende il Rapporto un documento unico nel suo genere ed anche questa edizione vuole salvaguardare la consuetudine di rimanere uno strumento di approfondimento, offrendo un’ampia panoramica di tutte le attività illegali di stampo economico-mafioso, allo scopo di dimostrarne la potenza finanziaria e la grande liquidità di denaro disponibile. Contemporaneamente, cerca di porre l’attenzione su quei settori economici maggiormente interessati dalle mire imprenditoriali delle organizzazioni mafiose e di indicare quelli maggiormente compromessi.
Da qui la definizione di Mafia Spa, adottata provocatoriamente per la prima volta nel IX Rapporto, presentato nel 2006 a Roma, ed entrata, ormai, nel gergo comune. Il Rapporto, curato da Lino Busà e Bianca La Rocca, è frutto di numerosi apporti e collaborazioni senza le quali non sarebbe stata possibile la sua realizzazione. A questa edizione hanno collaborato Danila Bellino, Laura Galesi, Massimo Giordano, Nino Marcianò, Marcello Ravveduto, Valeria Scafetta e Gabriella Sensi. L’introduzione è di Marco Venturi, Presidente della Confesercenti. I dati sono elaborati sulla base delle statistiche ISTAT, dalle rilevazioni fornite dal Ministero dell’Interno, dai sondaggi condotti da SWG per Confesercenti, dalle ricerche del Centro Studi TEMI e dalle numerose informazioni e testimonianze raccolte da Sos Impresa. Ai presenti il volume verrà offerto in omaggio
SOS IMPRESA- PRESENTAZIONE XIII RAPPORTO SULLA CRIMINALITA’. MARTEDI 10
GENNAIO DALLE 9,30. AUDITORIUM “ANTONIO NORI” CONFESERCENTI (ROMA)
Martedì 10 gennaio 2012 - ore 10.00
Confesercenti
Sala Auditorium Via Nazionale 60 - Roma
Programma
Ore 10.00 Accrediti
Ore 10.15 Interventi di
Lino Busà - Presidente Sos Impresa
Marco Venturi - Presidente Confesercenti
Lorenzo Diana - Presidente Rete per la Legalità
Giancarlo Trevisone - Commissario Antiracket e Antiusura
Testimonianze delle vittime di racket e usura