di Santo Della Volpe
E’ un’appuntamento per il mondo dell’impegno civile e della legalità, quello che dal 23 al 25 ottobre richiama a Roma gli Stati Generali dell’Antimafia. Ed insieme alle associazioni impegnate nell’Antimafia, ai magistrati ed alle forze di polizia, alle amministrazioni locali e regionali,alle istituzioni governative e parlamentari, con i familiari delle vittime delle mafie ed i gruppi del volontariato, le cooperative nate sui terreni confiscati alle mafie, quest’anno ci sarà agli Stati Generali anche una forte rappresentanza del mondo della cultura,dello spettacolo e dell’informazione.
Perché nel mondo della comunicazione globale, anche la lotta alle mafie e l’educazione alla legalità, al rispetto delle regole nella convivenza civile, passa attraverso la televisione ed i giornali, l’informazione e la fiction televisiva. Perché può anche capitare che uno sceneggiato di grande impatto televisivo,come la fiction su Totò Riina, invece di suscitare sdegno e valori positivi, abbia invece l’effetto di suscitare emulazione ed esaltazione proprio a Corleone,in Sicilia, dove invece si poteva pensare che dovesse aiutare la lotta al radicamento mafioso.
Al contrario, l’informazione sulle stragi di Capaci e Via D’Amelio, le attuali vicende del “papello”, gli arresti dei boss , da Riina a Provenzano, da Brusca ad Aglieri, hanno rafforzato l’impegno contro la criminalità organizzata, hanno segnato dei punti a favore dell’impegno antimafia così come i servizi televisivi e gli articoli dei giornali sulle cooperative nate per coltivare i terreni confiscati ai corleonesi o ai camorristi. Ma come si rafforza l’impegno di migliaia di persone in Campania o in Calabria, con il teatro e la letteratura? Quanto è stato importante il successo di Gomorra , come libro e nel cinema, per aiutare i ragazzi di Casal di Principe o di Napoli nella ribellione contro le famiglie camorriste? Ma come si confronta questo successo con l’antimafia dei diritti, della lotta , giorno per giorno, per dire di no ai soprusi, alla violenza della criminalità organizzata diventata sistema economico e politico? Queste sono alcune delle domande cui si cercherà di dare risposte nei tre giorni degli Stati Generali dell’Antimafia , a Roma, grazie alla partecipazione di giornalisti, artisti, attori,sceneggiatori e registi, a confronto con le associazioni impegnate nei territori e con i magistrati che lottano contro la criminalità, tra le 6 aree tematiche,i 17 gruppi di lavoro ed i 100 relatori, a confronto con le 2500 persone già iscritte a seguire i lavori.
Articolo21 ovviamente ci sarà: non solo per antica collaborazione ed intreccio di intenti ed obiettivi. Articolo21 c’è perché la sua ragione d’essere e di crescita sta proprio nella lotta per la legalità e la libertà di parola, di espressione e di futuro. E perché Articolo21 è un luogo, fisico e telematico, per aiutare il confronto e la crescita,lo scambio di informazione ed il lancio di iniziative giornalistiche,teatrali, cinematografiche e culturali.
E l’invito di Articolo21 , rivolto a chi ci legge ogni giorno e saltuariamente, è di partecipare con idee e proposte ai dibattiti ed agli incontri degli Stati Generali dell’Antimafia. Per ascoltare e per partecipare. Queste pagine, poi, sono sempre aperte a proposte serie ed all’intelligenza creativa di chi vuole portare contributi, seri, per la libertà e la legalità.