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La RAI ai cittadini. Incontro pubblico oggi 23 marzo
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di MoveOn Italia

La RAI ai cittadini. Incontro pubblico oggi 23 marzo

Davanti alla discussione sulla Rai di queste ore da parte dei partiti noi cittadini non possiamo più stare solo fermi a guardare. Incredibilmente in Italia si andrà alle prossime elezioni politiche, ancora una volta, con un sistema di informazione da paese semi democratico. L'unica condizione possibile per noi cittadini questa volta deve essere l'inderogabile impegno da prendere da parte della politica nel far approvare in tempi brevi tre leggi basilari in un sistema democratico: Riforma “La Rai ai Cittadini”, Legge sul Conflitto di Interessi, Antitrust

Il MoveOn americano spinse e fece approvare in parlamento la Riforma Sanitaria Pubblica, noi spingiamo la Riforma della Tv Pubblica
 
LIBERIAMO LA RAI DAL TOTALE CONTROLLO DEI PARTITI


"Gli utenti del servizio pubblico, in quanto veri proprietari di un'azienda che finanziano tramite il canone, eleggono direttamente alcuni componenti nel Consiglio per le Comunicazioni audiovisive"

Intervengono: Tana De Zulueta, Moni Ovadia, Francesca Fornario, Carlo Freccero, Lidia Ravera, Corradino Mineo, Lorella Zanardo (autrice de "Il corpo delle donne"), Udo Gumpel, Giovanni Anversa (RaiTre "Racconti di vita"), Roberto Zaccaria, Massimo Marnetto, Arturo di Corinto, Santo Della Volpe, Silvia Bencivelli (RadioTre), Sergio Bellucci, Giuseppe Giulietti, Nicola D'Angelo (Agcom), Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Roberto Natale, Wolfgang Achtner, Vittoria Iacovella, Giovanni Mangano, Marta Rossi (Errori di Stampa), Carlo Verna, Carlo Rognoni (Forum riforma rai Pd), Fabio Granata, Angelo Bonelli, Niccolò Rinaldi, Vincenzo Vita, Claudio Fava, Antonello Falomi

Hanno aderito: Loris Mazzetti ("Vieni via con me"), Sabina Guzzanti, Ugo Mattei ("Beni Comuni"), Corrado Guzzanti, Giulia Innocenzi, Carmine Fotia, Gianni Orlandi, Giulietto Chiesa, Michele Gambino, Simona Coppini, Federico Lunadei, Grazia Di Michele, Simona Sala (Tg1)

Sono con noi: Articolo 21, Libertà e Giustizia, A Sud, Errori di Stampa, Rete Viola, Liberacittadinanza, Usigrai, IndigneRai, Il Popolo Viola, TILT, Alternativa, CE.S.P.P., Il Comitato del Sole

Sostiene l'iniziativa: Stefano Rodotà


Il 23 Marzo sarà l’inizio di un percorso per portare a compimento una proposta alternativa

LA RAI AI CITTADINI

Prendendo ad esempio i modelli di gestione più avanzati in Europa, ma anche le proposte di riforma della Rai tendenti a garantire qualità e autonomia proponiamo in 5 punti una riforma che assicuri non solo la necessaria efficienza aziendale, ma anche l'assoluta indipendenza editoriale del servizio pubblico.

1. Chiediamo il superamento dell'anomalia per la quale l'azionista del servizio pubblico è il Ministero dell'Economia.
2. Al posto della Commissione parlamentare di Vigilanza, chiediamo la costituzione di un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri dovrebbero essere in maggioranza nominati dalla società civile (11 su 20). Gli utenti del servizio pubblico, in quanto veri proprietari di un'azienda che finanziano tramite il canone, eleggono direttamente 6 componenti (*). Cinque sono nominati da rappresentanti di settore (sindacati, artisti, autori, accademici, fornitori di contenuti). Dei rimanenti 9 membri, 3 verrebbero eletti dagli enti locali (Regioni-conferenza permanente stati regioni, Province-l'Upi e Comuni-Anci) e 6 nominati dal Parlamento (**).
3.  Il Consiglio nomina i vertici della concessionaria del servizio pubblico (il CdA Rai), selezionati mediante concorsi pubblici in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza. Ad esso sono attribuite competenze di indirizzo e vigilanza.
4. Il Consiglio nomina altresì i componenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, assicurando, anche in questo caso, i criteri della selezione trasparente, dell'indipendenza e del massimo di qualificazione.
5. Il Consiglio si pone al servizio degli utenti Rai, facilitando modalità interattive di controllo e di valutazione e garantendo ai cittadini un uso consapevole e attivo di tutti i media gestiti dal servizio pubblico.

* (Secondo le modalità proposte da Zaccaria, AC 4559)
** (Ipotesi de Zulueta-Giulietti, AC 1460)

Conflitto di Interessi e Antitrust

Congiuntamente e in continuità con la proposta “La RAI ai cittadini”, MoveOn Italia è impegnata nella definizione delle linee guida per iniziative che incidano su due ulteriori temi di vitale importanza democratica: il conflitto di interessi e l’antitrust. Per garantire la libertà e il pluralismo dell'informazione questa riforma non può infatti prescindere da una netta e chiara separazione, definita per legge, tra l'esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media. E’ altresì necessario fissare limiti di concentrazione che un'unica società dei media sia autorizzata a controllare in uno o più mercati rilevanti.


"Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone
 oppresse e amare quelle che opprimono”    Malcom X"
 


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