di redazione
GIU' LE MANI DALLA RETE
Il Decreto legislativo del governo, che contiene nuove regole sulla Televisione e sui media, si è abbattuto con violenza sulla scena della comunicazione italiana, già segnata dalla concentrazione e dai conflitti di interessi.
E’ di una gravità inaudita. Mette in discussione la libertà di informare e di essere informati. Blocca qualsiasi possibilità di sviluppo moderno del paese.
Da una parte, contiene la secca riduzione dell’obbligo per le emittenti nazionali di produrre film ed audiovisivi italiani ed europei; dall’altra, estende a dismisura gli spazi per la pubblicità, fino a determinare i contenuti stessi dei programmi e delle opere audiovisive. Infine, viene subdolamente aggredita la libertà di operare in Rete.
In pratica, viene evocato un incisivo intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per estendere la normativa sul “copyright” anche ai fruitori dei servizi indipendentemente dalla piattaforma di trasmissione utilizzata (abolendo così la “neutralità della rete” tutelata a livello internazionale!).
Quindi, viene esteso l’obbligo di rettifica anche ai telegiornali trasmessi sul WEB e fruiti a richiesta.
Infine, il Decreto concede al Ministero competente il potere di autorizzare la fornitura di immagini attraverso Internet.
Dobbiamo battere questa tendenza! E’ autoritaria e, per di più, impraticabile. Serve, invece, una vera e propria Carta dei Diritti e dei Doveri per la “Cittadinanza digitale”. La Rete è un bene comune e un fondamentale diritto costituzionale.
Chiediamo al governo di cancellare dal testo del Decreto le norme censorie sul WEB.
Per queste ragioni, chiediamo a tutte le cittadine e a tutti i cittadini di sottoscrivere questo documento
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