Articolo 21 - IDEE IN MOVIMENTO
F35, il Parlamento rialza la testa
di Flavio Lotti*
Un primo risultato è stato raggiunto. La questione degli F-35 è entrata definitivamente nell’agenda della politica. Chiunque sosterrà i piani di acquisto di questi cacciabombardieri perderà il sostegno di larga parte dell’opinione pubblica. Il Parlamento ne ha dovuto discutere come non aveva mai fatto prima. E dovrà continuare a farlo in modo sempre più aperto e trasparente. Chi pensava di continuare a giocare sottobanco è stato sconfitto.
Se non fosse stato per il senso di responsabilità e la tenacia di
tanti cittadini e organizzazioni della società civile questo dibattito
non ci sarebbe stato. Un primo risultato è stato dunque raggiunto. Lo
sforzo non è stato inutile. In altri paesi non sarebbe stato
necessario ma questa è la situazione dell’Italia. Oggi la Camera dei
deputati ha discusso di spese militari, di armi, forze armate e
modello di difesa. Lo ha fatto lesinando le parole di pace con
espressioni di segno molto contraddittorio e in larga parte
preoccupanti.
Alla fine il Ministro di Paola ha dovuto fare buon viso a cattivo
gioco e ha scelto di accogliere quasi tutte le mozioni. La mozione
dell’IdV contro gli F-35 è stata respinta ma è stata approvata la
risoluzione Pezzotta, Sarubbi, Giulietti e altri che impegna il
Governo “a subordinare qualunque decisione relativa all'assunzione di
impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d'arma, al
processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e
organizzativi dello strumento militare italiano.” Non è poco. Con la
stessa risoluzione il governo dovrà inoltre “assicurare la piena
disponibilità ad approfondire il quadro delle scelte sommariamente
enunciate dal Ministro della difesa, scelte che riguardano funzioni
fondamentali per il nostro Paese, che possono essere formalizzate
soltanto con decisioni assunte in Parlamento e non possono essere
delegate a sedi di carattere tecnico-amministrativo”.
Questo risultato è stato possibile grazie ad un gruppo di deputati
«Pezzotta, Sarubbi, Marco Carra, Enzo Carra, De Pasquale, Bossa,
Ruvolo, Giovanelli, Castagnetti, Fogliardi, Graziano, Rubinato,
Delfino, Lucà, Marchioni, Bobba, Mattesini, Tassone, Codurelli,
Gasbarra, Giulietti, Nicco» e all’azione lungimirante della Tavola
della pace, Rete Disarmo e Sbilanciamoci.
Fatto il primo passo, ci prepariamo a fare il secondo con
intelligenza, competenza e determinazione. Contro gli F-35 e una spesa
militare insostenibile.
*Coordinatore Nazionale della Tavola della pace
Se non fosse stato per il senso di responsabilità e la tenacia di
tanti cittadini e organizzazioni della società civile questo dibattito
non ci sarebbe stato. Un primo risultato è stato dunque raggiunto. Lo
sforzo non è stato inutile. In altri paesi non sarebbe stato
necessario ma questa è la situazione dell’Italia. Oggi la Camera dei
deputati ha discusso di spese militari, di armi, forze armate e
modello di difesa. Lo ha fatto lesinando le parole di pace con
espressioni di segno molto contraddittorio e in larga parte
preoccupanti.
Alla fine il Ministro di Paola ha dovuto fare buon viso a cattivo
gioco e ha scelto di accogliere quasi tutte le mozioni. La mozione
dell’IdV contro gli F-35 è stata respinta ma è stata approvata la
risoluzione Pezzotta, Sarubbi, Giulietti e altri che impegna il
Governo “a subordinare qualunque decisione relativa all'assunzione di
impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d'arma, al
processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e
organizzativi dello strumento militare italiano.” Non è poco. Con la
stessa risoluzione il governo dovrà inoltre “assicurare la piena
disponibilità ad approfondire il quadro delle scelte sommariamente
enunciate dal Ministro della difesa, scelte che riguardano funzioni
fondamentali per il nostro Paese, che possono essere formalizzate
soltanto con decisioni assunte in Parlamento e non possono essere
delegate a sedi di carattere tecnico-amministrativo”.
Questo risultato è stato possibile grazie ad un gruppo di deputati
«Pezzotta, Sarubbi, Marco Carra, Enzo Carra, De Pasquale, Bossa,
Ruvolo, Giovanelli, Castagnetti, Fogliardi, Graziano, Rubinato,
Delfino, Lucà, Marchioni, Bobba, Mattesini, Tassone, Codurelli,
Gasbarra, Giulietti, Nicco» e all’azione lungimirante della Tavola
della pace, Rete Disarmo e Sbilanciamoci.
Fatto il primo passo, ci prepariamo a fare il secondo con
intelligenza, competenza e determinazione. Contro gli F-35 e una spesa
militare insostenibile.
*Coordinatore Nazionale della Tavola della pace
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