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di Giulia Sampognaro

Sarà un disegno di legge costituzionale, anche se non prevede alcuna modifica della Costituzione. Firmato dal capogruppo Maurizio Gasparri e dal vicario Gaetano Quagliariello, il DDL prevede che il procedimento giudiziario vada comunque avanti. Il magistrato è obbligato a comunicare alla Camera di appartenenza (Senato o Camera) del parlamentare o del ministro l'avvio del processo. La Camera ha 90 giorni di tempo per decidere se accogliere la richiesta o disporre la sospensione del processo fino al termine del mandato. Rispetto all'originale Lodo Alfano, dal provvedimento sono rimasti escluse le figura dei presidenti di Camera e Senato per rispondere all'obiezione della Corte costituzionale secondo cui lo scudo giudiziario, a quel punto, doveva essere esteso anche ai parlamentari.