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Rai: Berlusconi minaccia di non firmare contratto di servizio. Ruffini reintegrato a Raitre. E per Di Bella? Giulietti: "siamo all'apoteosi del conflitto di interessi"
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di Redazione

Rai: Berlusconi minaccia di non firmare contratto di servizio. Ruffini reintegrato a Raitre. E per Di Bella? Giulietti: "siamo all'apoteosi del conflitto di interessi"

"In questi giorni si e' urlato per reclamare le dimissioni di Marchisio dopo la sua uscita sull'inno. Ma cosa si dovrebbe chiedere per  Silvio Berlusconi nella sua qualità di premier e ministro ad interim delle Telecomunicazioni e proprietario di Mediaset che è arrivato a dire che non firmerà il contratto di servizio se la Rai non si piegherà ai suoi voleri?" Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. "Ma le autorità di garanzia vogliono battere un colpo? C'è qualche esponente del centro destra che vorrà sussurrare un pur flebile dissenso? In questo contesto c'e' ancora chi pensa a un compromesso sulle intercettazioni o sulla manovra economica con un signore che usa questo linguaggio? In ogni caso non vorremmo essere nei panni dei consiglieri del centro destra che dovranno trovarsi a dare esecuzione a questo ennesimo editto".

"Intanto - afferma Giulietti - Ruffini viene reintegrato alla direzione di Raitre. E questa notizia evidenzia come la Rai sia un'azienda ormai allo sbando; ed e' ora e tempo che se ne vadano gli apprendisti stregoni ovunque collocati. Era inevitabile che Paolo Ruffini venisse reintegrato perché modi, forme, tempi, interferenze esterne che avevano portato alla sua espulsione non potevano passare indenne il giudizio di qualsiasi tribunale, anche delle toghe più nere. Era tutto palesemente illegale - continua- sono stati costretti a reintegrarlo per riparare agli errori e orrori commessi. Naturalmente ora si devono preparare a un analogo film interpretato da Antonio Di Bella e dai suoi avvocati che rivendicheranno, a loro volta legittimamente, un ruolo equivalente. Noi intanto vogliamo esprimere la nostra totale solidarietà a Di Bella e Ruffini e li ringraziamo entrambi per la signorilità e il garbo con cui hanno vissuto queste settimane non prestandosi a tentativi di divisione e strumentalizzazioni. E la nostra solidarietà va ad una rete come Raitre che tenteranno in ogni modo di sfregiare e di sfigurare, a prescindere dal nome del direttore, perché questo e' il comando ricevuto anche oggi dal premier".


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