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“Ddl intercettazioni, Fini, Pizzetti e manifestazione di Piazza Navona al centro delle edizioni serali dei Tg”
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di DENTRO LE NOTIZIE

“Ddl intercettazioni, Fini, Pizzetti e manifestazione di Piazza Navona al centro delle edizioni serali dei Tg”

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I TITOLI DEI TG DEL 30 GIUGNO - E’ il giorno della vigilia. Domani Piazza Navona si riempie dei rappresentanti dei 2/3 degli italiani che non apprezzano il ddl Alfano, dato espresso dal sondaggio di Demopolis, diffuso dalle agenzie. Un dato, statistico. Oggi il flusso globale di agenzie alle 19 proponeva un complessivo di circa quasi 400 lanci dedicati al tema intercettazioni, alle 20 erano quasi 450, più del 6% del complessivo delle notizie; il tema più affrontato.

La maggior parte dei Tg se ne occupano in apertura, glissando però sulla manifestazione ma parlando delle polemiche sul Ddl. Il Tg4 apre con l’afa, poi passa alla morte di Taricone e poi dedica la pagina politica alla visita brasiliana di Berlusconi e al Ddl intercettazioni. E Fede, che afferma come in piazza ci saranno i centri sociali e qualche giornalista, non sembra aver letto le agenzie stampa. Propone poi le interviste di Feltri e Sansonetti quest’ultimo svela una sua forte contrarietà alla manifestazione capitanata, a suo avviso, dalla controparte: gli editori, per difendere un piccolo privilegio dei giornalisti.

Su Studio Aperto non c’è traccia nei titoli della manifestazione e l’apertura è di cronaca: un padre che strangola il bimbo di due anni. Spazio per Taricone e torna la pantera di Palermo. Il Tg3 apre sulla vicenda intercettazioni, parla dell’audizione di Pizzetti e della decisione della maggioranza di calendarizzare, in aula, la discussione del Ddl a partire dal 29 luglio. Il Tg di La 7 dedica l’apertura al ddl intercettazioni con servizi interni. Il Tg5 sceglie la notizia come apertura, parla della calendarizzazione e della posizione di Fini che giudica un puntiglio irragionevole l’accelerazione della maggioranza e presenta il parere delle opposizione e l’audizione di Pizzetti. Non c’è, sul titolo, spazio per la manifestazione ma un servizio interno, che propone anche  gli stessi interventi del Tg4 di Feltri e Sansonetti. ”Non è una gran legge – afferma  quest’ultimo – ma non è una legge bavaglio. E’ una legge contro il potere spionistico”. Per il Tg1 apertura identica, e passaggio nelle notizie, sulla manifestazione di domani. Spazio sul Tg5 anche alla riorganizzazione delle tasse locali prevista da Tremonti (anche su Tg1, Tg3 e Tg4) e l’aumento dei pedaggi autostradali. Anche nelle due ammiraglie di Rai e Mediaset spazio alla morte di Pietro Taricone e il viaggio a Panama di Berlusconi.

Chiude il Tg2 che apre sulle intercettazioni puntando molto alla posizione del Presidente della Camera dei Deputati. Molto spazio al federalismo sul tg diretto da Orfeo. Raccoglie la dichiarazione di Alemanno sul possibile pedaggio sul GRA: “Prendo la mia macchina e vado a sfondare l’eventuale casello”
Domani puntata speciale dell’Osservatorio, in collaborazione con FNSI per comprendere come i tg, nel corso della giornata, parleranno della manifestazione di Piazza Navona. E della manifestazione ne parliamo, nel commento, con Enzo Iacopino e Giancarlo Ghirra  neo presidente e segretario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti


Il Commento di Giancarlo Gherri e Enzo Jacopino, neo Segretario e neo Presidente
dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti
(Interviste di Alberto Baldazzi)

La tempesta che incombe sul mondo dell’informazione e della comunicazione investe  anche l’Ordine Nazionale dei Giornalisti; abbiamo in linea il Neo-Segretario Giancarlo Ghirra . Come affrontate questo momento difficile?
“Intanto essendo domani tutti in piazza Navona. Io sono molto emozionato perché, curiosamente, il mio primo impegno pubblico è partecipare a questa manifestazione. Purtroppo non è bello scendere in piazza: questa manifestazione vuol dire che in Italia c’è un’emergenza informazione drammatica; ma noi andiamo li, spero con tantissimi giornalisti italiani, a loro nome per chiedere rispetto di chi lavora nel mondo dell’informazione, ma rispetto soprattutto perla libertà dell’informazione. È inaccettabile che il Presidente del Consiglio, che mette insieme le due caratteristiche di essere un politico ed editore, possa mettere in discussione la libertà d’informazione. Noi non lo facciamo solo per i giornali; l’Ordine non è un organismo corporativo che tutela i giornalisti. La libertà dell’informazione è un diritto dei cittadini; avere le notizie senza bavagli è un diritto dei cittadini a cui non può essere negato di sapere che cosa fanno i politici in questo paese.”

Enzo Jacopino, Neo-presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti: l’Ordine dei Giornalisti intende mobilitarsi nell’eventualità, non sia mai, che questo disegno di legge divenga legge a tutela legale e professionale dei suoi iscritti?
“ A me è capitato già di dire, davanti a norme di questo tipo, se tali diventeranno … c’è il dovere della disobbedienza civile. Ovviamente questo comporta un impegno, e tenendo presente una cosa che molte volte viene trascurata, l’Ordine dei Giornalisti è un ente di diritto pubblico, quindi a volte questa responsabilità costringe a far violenza sui sentimenti, e quindi anche dichiarazioni di alcuni di noi che rappresentano l’ordine magari non testimoniano esattamente quel che abbiamo nel cuore, ma debbono conciliare quel che abbiamo dentro con il dovere che ci deriva da questo ruolo di ente di diritto pubblico.”


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