No alla cittadinanza italiana ai figli degli immigrati

Le parole pronunciate dall’Assessore alle politiche scolastiche del Comune di Roma Laura Marsilio hanno scatenato un putiferio, ma riflettono realmente la politica intrapresa dal Campidoglio? Secondo Fabrizio Molina,  presidente dell’associazione Nessun Luogo è lontano, che da anni si occupa di integrazione di minori stranieri a Roma, non è così.
Una questione soprattutto culturale più che anagrafica. I figli degli immigrati non possono essere considerati cittadini italiani. A pronunciare queste parole l’assessore alle politiche scolastiche di Roma Laura Marsilio, parole che immediatamente hanno scatenato l’indignazione dell’opinione pubblica tanto che anche il Sindaco Alemanno è dovuto correre immediatamente ai ripari dichiarando che l’assessore non si era espressa bene. Secondo Fabrizio Molina,  presidente dell’associazione onlus Nessunluogoèlontano che da anni si occupa di integrazione di minori extracomunitari nella Capitale, le parole dell’assessore non esprimono la realtà della politica intrapresa dal Comune di Roma, ma sono la conseguenza di uno scontro politico che va al di là della realtà locale.

Ascolta l'intervista a Fabrizio Molina