Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - IDEE IN MOVIMENTO
Appello: “Risparmiamo il motodromo al paesaggio di Fermo”
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di redazione

Appello: “Risparmiamo il motodromo al paesaggio di Fermo”

Centoventi ettari di fertile campagna e di bel paesaggio nel mezzo del quadrilatero Fermo-Sant’Elpidio a Mare-Porto Sant’Elpidio-Porto San Giorgio, stanno per essere sommersi da una coltre di cemento e asfalto nella forma di un faraonico motodromo del quale la maggior parte degli abitanti della zona, francamente, non sente il bisogno. Il Comitato per la Bellezza si unisce alla denuncia contro questa iniziativa che porta ad altro inutile consumo di suolo e di paesaggio e che colpisce una zona di alto valore paesaggistico, storico e naturalistico. Il motodromo in questione, dovrebbe infatti sorgere alle porte di Fermo, in località San Marco, a trecento metri dall’Abbazia di San Marco alle Paludi, a poca distanza da una storica torre medievale, ai margini del Parco fluviale Alexander Langer. In questo ambiente incontaminato, attualmente destinato ad agricoltura estensiva, la società Agrisea, sostenuta dal sindaco di Fermo, intende realizzare il megaimpianto sportivo che, nelle più rosee prospettive, quando sarà in piena attività, darà lavoro al massimo a quaranta addetti. Quanti posti di lavoro – anche a voler ragionare soltanto in questi termini economicistici – può invece produrre un paesaggio ben conservato sotto forma di turismo culturale, di agriturismo, di residenze qualificate in antichi borghi e casali, di agricoltura specializzata, di “immagine” internazionale? Certamente molti ma molti di più. E senza dissipare un solo ettaro di suoli liberi e di paesaggio.
Qui, invece, 120 ettari rischiano di venire ‘consumati’, asfaltati e cementificati, per creare 40 ipotetici posti di lavoro (30.000 metri quadrati a testa), in una regione che in termini di impianti dedicati al motociclismo risulta già piuttosto fornita, senza contare la relativa vicinanza con quelli di Montorio al Vomano, nel Teramano, di Magione nel Perugino e di Misano Adriatico, fra Riccione e Cattolica, nel Riminese, per non parlare poi del Mugello e Vallelunga abitualmente frequentati dai centauri marchigiani.
La preoccupazione delle associazioni ambientaliste fermane e marchigiane è dunque più che fondata e condivisibile: il pericolo che la colata di cemento si abbatta su una zona di particolare pregio è incombente. Il richiamo alla mobilitazione per la difesa del suolo e del paesaggio è un dovere civico che ogni cittadino dovrebbe ascoltare e sostenere: soltanto nel decennio 1995-2006 in Italia sono spariti sotto un coltre di cemento e asfalto terreni agricoli o boschivi liberi pari alla superficie dell’intera Umbria. Si può soltanto immaginare con raccapriccio quale enorme porzione di Bel Paese abbia fatto la stessa fine dal 1946 al 1995. Con l’aggravante che il più recente “boom” edilizio, durato dal 2000 al 2007, non ha neppure scalfito l’emergenza-casa per le giovani coppie, per gli immigrati, per i ceti più deboli, concentrandosi per lo più su condominii a caro prezzo e su seconde e terze case. Facciamo pertanto appello alla sensibilità e all’intelligenza politica di quanti alla Regione Marche, in Provincia e in Comune sono politicamente preposti alla pianificazione urbanistica e paesaggistica e alla promozione turistica affinché questo nuovo grave scempio venga risparmiato al paesaggio fermano e marchigiano la cui particolare bellezza è ormai nota a livello internazionale. Uno straordinario valore “in sé” che va tutelato e quindi attentamente preservato.
                                                                         
Il Comitato per la Bellezza

Sottoscrivono:

Vittorio Emiliani, presidente del Comitato per la Bellezza
Desideria Pasolini dall’Onda, fondatrice di “Italia Nostra”, presidente onorario Comitato per la Bellezza
Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice e presidente onorario del FAI
Marisa Dalai, presidente Ass. Ranuccio Bianchi Bandinelli
Alberto Asor Rosa, presidente Rete Comitati Difesa Territorio
Fulco Pratesi, fondatore e  presidente onorario Wwf Italia
Danilo Mainardi, etologo, presidente onorario LIPU-Birdlife Italia
Stefano Leoni, presidente nazionale Wwf Italia
Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente
Alessandra Mottola Molfino, presidente nazionale Italia Nostra
Gabriele Tarsetti, Comitato promotore contro Motodromo, LIPU
Stefano Papetti, presidente FAI Marche
Luigi Manconi sociologo e scrittore
Vezio De Lucia, urbanista
Gianfranco Amendola, magistrato
Paolo Berdini, urbanista
Edoardo Salzano, urbanista, sito Eddyburg.it
Giuliano Cannata, Pianificazione fluviale, Università Siena
Andrea Emiliani, storico dell’arte, già Sopr. Bologna e Romagna
Tullio Pericoli, pittore di paesaggi
Mario Dondero, fotografo
Gaia Pallottino, ambientalista
Irene Berlingò, archeologa, responsabile Assotecnici
Nicola Spinosa, storico dell’arte, già Sopr. Napoli
Bruno Toscano, storico dell’arte
Virginio Bettini, ecologista, IUAV Venezia
Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice
Marco Dondero, italianista, Università di Macerata
Pier Luigi Cervellati, urbanista
Antonio Pinelli, storico dell’arte, Università di Firenze
Renato Nicolini, architetto, Università Reggio Calabria
Gianni Mattioli, Movimento Ecologista, Fisica Teorica, La Sapienza Roma
Libero Rossi, Cgil, componente Consiglio Sup. Beni Culturali
Gabriele Simongini, Accademia Belle Arti di Roma
Giuseppe Basile, presidente Ass. Cesare Brandi
Pietro Giovanni Guzzo, archeologo, già Sopr. Pompei
Paolo Baldeschi, paesaggista, Università di Firenze
Magda Mercatali, attrice di prosa
Mauro Gallegati, Macroeconomia, Università Politecnica, Ancona
Nino Criscenti, giornalista tv, autore di “Paesaggi rubati” (RAI3)
Annarita Bartolomei, operatrice culturale
Licia Colò, conduttrice “Alle falde del Kilimangiaro”, Rai3
Fernando Ferrigno, giornalista, esperto Beni Culturali
Marta Bruscia, filologa, Università di Urbino
Sauro Turroni, urbanista, Costituente Ecologista
Massimo Marcaccio, Presidente Parco Nazionale dei Sibillini
Olimpia Gobbi, Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio
Donatella Fagioli, restauratrice
Pino Coscetta, già caporedattore Regioni del “Messaggero”
Ginevra Sanfelice di Monteforte, operatrice culturale
Costanza Pera, architetto
Gianandrea Piccioli, dirigente editoriale
Violante Pallavicino, ambientalista
Valentino Podestà, urbanista, Rete Comitati Difesa Territorio
Corinna Vicenzi, Comitato Terre di Maremma

 


Letto 5182 volte
Dalla rete di Articolo 21