Il caso Scazzi e il "turismo dell'orrore"
di
Paola Venanzi

Pensavamo di averle viste tutte: sesso sotto le telecamere nella casa del grande fratello, modellini della casa di Cogne dove fu ucciso il piccolo Simone in una puntata di Porta a porta, dirette fiume sul caso Scazzi... e proprio sull’omicidio della giovane Sarah siamo stati smentiti clamorosmanete: domenica è andato in onda un servizio del Tg1 su quello che il conduttore ha definito turismo dell’orrore. Persone in fila per fare una foto o un video del garage dove sarebbe avvenuto l’omicidio e interviste sul perché essere o dover essere lì…
Il commento della dottoressa Geraldina Roberti docente di sociologia e comunicazione di massa dell’università de L’Aquila