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Rai: consiglieri minoranza a Zavoli: ''si rischia crisi irreversibile''. Bersani: ''esperienza dg finita''
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di Redazione

Rai: consiglieri minoranza a Zavoli: ''si rischia crisi irreversibile''. Bersani: ''esperienza dg finita''

"Siamo molto preoccupati per lo stato di salute della Rai e la situazione e' arrivata a un punto tale che non possiamo limitare solo alla nostra attività in consiglio di amministrazione l'azione di controllo, vigilanza e di denuncia. Il servizio pubblico e' un patrimonio dell'intero paese e per difenderlo e' venuto il tempo di rendere tutti consapevoli che rischia una crisi irreversibile". E' l'incipit della lettera inviata dai consiglieri di amministrazione Rai Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten al presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza Sergio Zavoli. "Se da un lato assistiamo a un'invadenza impropria per condizionare i contenuti della programmazione che non ha precedenti - continuano -, dall'altro gli indicatori economici mettono a forte rischio la stessa continuità aziendale, mentre sul tema delle nomine confusione e dilettantismo regnano sovrani determinando a tutti i livelli aziendali incertezza e sconcerto. La rottura delle trattative con i sindacati, l'inedito referendum sul direttore generale deciso dall'Usigrai oltre a essere un sintomo delle difficoltà del momento sono il segno della inadeguatezza nel saper gestire anche le relazioni industriali. La crisi dei mercati internazionali ha solo rivelato più drammaticamente che nel passato la debolezza strutturale dell'Azienda, che in molte sue attività continua ad operare come se agisse ancora in regime di monopolio". "La necessità e l'urgenza di un piano industriale serio e rigoroso che - aggiungono i consiglieri Rai - consentisse di azzerare l'indebitamento finanziario e di tornare al pareggio di bilancio in tre anni, attraverso un improcrastinabile recupero di efficienza e concentrando investimenti, uomini e idee sul core business cioè il prodotto, erano state sollecitate dal Consiglio di amministrazione sin da prima dell'estate dello scorso anno. Dopo alcuni mesi di inutili e vaghe esercitazioni interne che hanno portato alla non condivisione da parte del Cda delle linee guida di risanamento proposte perchè troppo conservative, la direzione generale accolse il suggerimento di avvalersi di un advisor esterno. La nuova ipotesi di piano industriale con i correttivi apportati dal Consiglio di amministrazione e' stata approvata il 20 maggio di quest'anno".

"Con la lettera di tre consiglieri d'amministrazione della Rai al presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, 'il caso Rai' e' arrivato a un punto di una gravita' inaudita. Siamo davvero al capolinea". Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. "Per ripartire e' necessario che l'attuale direttore generale, Mauro Masi, prenda atto che la sua esperienza e' finita -aggiunge il leader del Pd-. E il parlamento si faccia carico da subito di un provvedimento di riforma della governance del servizio pubblico. Non e' piu' il momento di temporeggiare. Qualsiasi ulteriore ritardo rischia di far precipitare la Rai in una crisi irreversibile. Non vogliamo che un bene collettivo come il servizio pubblico radiotelevisivo sia lasciato andare fuori controllo. La vicenda della Rai e' l'ennesima dimostrazione che questo governo lascia marcire i problemi anziche' affrontarli e risolverli", conclude Bersani.

"Non si può che concordare con il segretario Pd Bersani che ha chiesto formalmente al dg Masi di prendere atto della situazione che si è venuta a creare e di trarne tutte le conseguenze. Del resto si tratta di una richiesta che ormai viene sollevata da tanta parte delle organizzazioni professionali, sindacali e politiche ben al di là dei confini dell'opposizione". Lo affermano il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita. "La Rai rischia di essere travolta non solo da censure e bavagli ma anche da un grave dilettantismo che rischia di travolgere l'impresa. Non a caso migliaia e migliaia di cittadini hanno firmato in queste ore l'appello sul sito di Articolo21 affinchè si superi l'attuale situazione e si arrivi alla nomina di un direttore generale di garanzia capace di tutelare l'impresa, l'informazione e il servizio pubblico". "Ci associamo infine - concludono Giulietti e Vita - alla richiesta di un'immediata discussione, nelle sedi parlamentari, di tutti i progetti già depositati, tra cui quello di art.21, relativi alla riforma della Rai e alla risoluzione del conflitto di interessi, che è la causa profonda dell'attuale situazione della Rai".

Rai: l'appuntamento col futuro è ora - di Carlo Verna* / Quale futuro per la Rai? Tra privatizzazione e liberalizzazione, per ora domina il conflitto di interessi- di Gianni Rossi / Rai: Giulietti, Corte dei Conti metta il naso su scelte Masi 


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