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Delegazione Ipi (International Press Institute) incontra Articolo21 per discutere dello stato della libertà di informazione in Italia
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di Redazione

Delegazione Ipi (International Press Institute) incontra Articolo21 per discutere dello stato della libertà di informazione in Italia

Nella giornata di ieri una delegazione di Articolo21 composta dal direttore Stefano Corradino, dall'avvocato Domenico D'Amati, dallo storico Nicola Tranfaglia e dai giornalisti Ennio Remondino e Alberto Baldazzi ha incontrato i membri del Comitato esecutivo della IPI (International Press Institute). Fondato nel 1950 con base a Vienna è uno degli istituti internazionali per la libertà di informazione con più esperienza sul campo ed è formata da professionisti dell'informazione provenienti da più di 120 paesi... Rappresentata dal Vice Presidente del Consiglio ed ex vicedirettore del Los Angeles Times Simon Li (nella foto), dal direttore delle comunicazioni dell'IPI Anthony Mills e dalla consulente Barbara Trionfi l'organizzazione, in missione in Italia per valutare lo stato della libertà di stampa ha voluto incontrare la nostra associazione per valutare lo stato della libertà di stampa in Italia. Uno stato allarmante, secondo gli osservatori internazionali che hanno rilevato con particolare preoccupazione la recente proposta di legge sulle intercettazioni del ministro Alfano che lederebbe fortemente il diritto di cronaca.

La delegazione di Articolo21, ripercorrendo le varie fasi del suo impegno dal 2002, anno di nascita dell'associazione, ha rappresentato all'Ipi Executive Board la condizione dei media e della carta stampata nell'ultimo decennio focalizzando la discussione sull'anomalia tutta italiana del conflitto di interessi, una vera e propria metastasi che ha fatto precipitare vertiginosamente il nostro paese ai punti più bassi delle classifiche mondiali della libertà di stampa (72° posto sotto Capo Verde, il Ghana, la Corea del Sud...) Se un capo di governo ha interessi diretti o indiretti in ambito televisivo, cinematografico, editoriale, assicurativo, bancario, sportivo, edile… quando si trova a legiferare su queste materie favorirà la libera concorrenza o curerà i propri interessi?

Per questa ragione - hanno ribadito gli esponenti di Articolo21 - è indispensabile che, accanto ad una sacrosanta riforma della legge elettorale, la priorità del nuovo governo, politico o tecnico che sia debba essere una legge sul conflitto di interessi che sancisca inderogabilmente l’incompatibilità e l'ineleggibilità di un soggetto che abbia interessi personali o professionali in conflitto con l'imparzialità richiesta dalla responsabilità che gli viene affidata.
L'incontro, giudicato da entrambe le parti positivo e costruttivo è terminato con l'impegno a mantenere un filo diretto su questi temi e a sviluppare nuovi incontri per approfondire le tematiche relative alla libertà di stampa in Italia e per fornire indicazioni e strumenti utili al dibattito politico. Con l'auspicio che nel futuro l'Italia possa risalire la classifica e da "partly free" tornare ad essere un paese non parzialmente ma completamente libero. 


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