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Confermata la fiducia, ma dalla piazza sale forte il No
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di redazione

Confermata la fiducia, ma dalla piazza sale forte il No

Mentre scriviamo continua a sfilare il popolo che oggi ha di fatto sfiduciato il Governo Berlusconi, nonostante la fiducia sia tata confermata invece, seppur con margini ristretti, sia alla Camera che al Senato. Un fiume di persone arrivata da varie parti d’Italia ha oggi detto il proprio no ad un esecutivo, che, accusano, ha badato sin dall’inizio ai propri interessi e nulla ha fatto per il bene comune, per gli operai, come per gli studenti, per il diritto all’abitare come per le tante vere emergenze che attanagliano il paese, stretto dalla morsa della crisi economica. Diversi i cortei, partiti da punti differenti della città e diretti verso quella che oggi è stata dichiarata zona rossa, quindi off limits.

  (Foto di Lorenzo Gilli)

Bloccate le vie d’accesso a Montecitorio, al Senato, a Palazzo Grazioli, a Palazzo Chigi. Blindati messi a mo’ di muro pur di ostacolare l’accesso ai manifestanti.  Oggi Roma è una città blindata ma è anche una città in preda a scene di guerriglia. Auto incendiate e lanci di bombe carta e oggetti di vario genere ( bottiglie, mattonelle, sanpietrini) nella direzione dei blindati con dietro schierate le forze dell’ordine. Un blindatura che anziché scoraggiare i manifestanti ha acuito la rabbia e la tensione. Numerosi gli atti vandalici: macchine incendiate, banche prese di mira con vernice e mazze… a cui hanno fatto seguito le cariche e i fermi da parte delle forze del’ordine. Si cominciano anche a contare i feriti, sia da una parte che dall’altra, ma la marcia sembra ancora lontana dal voler terminare, e solo a sera sarà possibile fare un computo effettivo. Scintilla che ha contribuito ad accendere ulteriormente gli animi, la notizia della fiducia rinnovata anche alla Camera, arrivata all’altezza di Corso Vittorio Emanuele, accolta dalla piazza con un boato di fischi e urla.
Roma oggi sembra assomigliare per molti aspetti a Genova, la Genova di quel luglio 2001. Gli incidenti faranno sparire tutto il resto. Poco, probabilmente si dirà della folla rumorosa ma pacifica che ha sfilato per le stesse vie ( a Roma ma anche in altre città italiane), dei precari della ricerca, degli operatori del mondo della cultura e dello spettacolo, della delegazione Aquilana, degli operai della Fiom, dei movimenti per la difesa dei beni comuni e del territorio, dei comitati di immigrati e antirazzisti, in piazza per dire: “ Noi la fiducia non ve la diamo!”


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