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13 febbraio: Francesca Comencini, “Donne in piazza per cambiare il Paese”
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di Debora Aru

13 febbraio: Francesca Comencini, “Donne in piazza per cambiare il Paese” “L’idea della Giornata Nazionale di Mobilitazione delle Donne d’Italia è nata durante una piccola riunione a casa mia con un’associazione di donne che si chiama “Di Nuovo”. Così la regista Francesca Comencini ci spiega com’è nata la manifestazione che il prossimo 13 febbraio chiama a raccolta il mondo femminile, in particolare, in tutte le piazze d’Italia e continua: “il gruppo, fondato un anno fa è sempre stato attivo anche con la realizzazione di un testo teatrale, ‘Libere’, diretto da me con Elisabetta Aragonese e Lunetta Savino e scritto da mia sorella Cristina, che gira per l’Italia. La discussione interna sulla condizione delle donne nel nostro Paese e sulla politica per le donne è quindi una riflessione avviata da tempo nella nostra associazione”. Quella di domenica è, per la prima volta, una manifestazione indetta e gestita dalle donne che va oltre l’indignazione e la difesa di qualcosa e che rivendica l’orgoglio femminile e la pretesa del rispetto per tutte quante.

Cosa vi ha spinto a mettervi in gioco?
Secondo noi bisogna ritrovare un modo di stare insieme,  fare un gruppo collettivo di donne per cambiare questo Paese. Il problema politico più importante ora è la condizione della donna, sia dal punto di vista sociale che del welfare, come anche dal punto di vista della cultura, del rapporto fra i generi, dei modelli presentati e della rappresentazione in televisione. 

Alcuni uomini intervistati hanno affermato che se le proprie donne, figlie e sorelle fossero state al posto delle ragazze che frequentavano la casa di Berlusconi non avrebbero avuto niente in contrario, anzi! Cosa sta accadendo?
Non mi piace giudicare. Certo la mia reazione più immediata è di sconcerto ma vorrei andare oltre il semplice giudizio. Siamo tutti sommersi da una forma di manipolazione che avviene attraverso un racconto prevalentemente televisivo, che nutre l’80% degli italiani, che ci ha fatto forse perdere un po’ a tutti il valore della nostra vita. 

Lei è una regista in attività da quasi trent'anni ed è cresciuta nello spazio del cinema e della televisione. Qual è lo stato di salute della cultura in Italia?
Molto simile a quello delle donne: è qualcosa di centrale per un Paese ed è anche determinante: ne è il fulcro. Anche in questo campo si fa fatica. È stata fatta una campagna efficace per far passare l’idea che chi lavora in questo settore è un parassita che chiede sovvenzioni pubbliche per fare una vita agiata. Ma il comparto del cinema e dello spettacolo dà lavoro a 250mila uomini e donne che hanno un alto livello di competenza e hanno offerto all’estero un’immagine qualitativa dell’Italia. Cosa che i nostri politici non sempre hanno fatto… C’è una grossa crisi in atto, noi chiediamo per il cinema una legge di sistema, chiediamo che venga pagato da chi lo usa (che non ha niente a che vedere con le sovvenzioni pubbliche)  e che venga pensata una politica della cultura. Queste richieste sono state completamente disattese da questo Governo.

Articolo21 sta pensando per il mese di marzo a una manifestazione in difesa della Costituzione. Cosa ne pensa?
Ho sempre partecipato a quasi tutte le manifestazioni, soprattutto a quelle in difesa della libertà di informazione e della Costituzione.

Tutte le info e gli appuntamenti città per città sul sito http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/


In nome di Eluana la battaglia del 13
di Federico Orlando*
...Ciascuno di noi, impegnato a convogliare presenze a una delle manifestazioni del 13, farà di tutto per portare almeno una foto di Eluana Englaro, in modo che quella ragazza, vittima per 17 anni del sopruso ideologico, possa essere ricordata alle donne e agli uomini e rianimare, col suo solo ricordo, la lotta contro l’oscurantismo. Non so se lei sappia che domani, anniversario della morte di Eluana, il governo delle escort farà celebrare la giornata delle vittime di morte cerebrale (leggi tutto).

Ottavia Piccolo: "voglio andare in piazza a cibarmi dell’intelligenza di tante donne"Il 13 febbraio in piazza per un’italia piu’ autentica - di Giulia Tosoni* /13 febbraio, per un paese che rispetti le donne, tutte le donne- di Cecilia D’Elia*/ 13 febbraio: le donne e gli uomini dell’ANPI sono con voi- di ANPIAppello alle giornaliste: a partire dal 13 sosteniamo una corretta informazione sulle donne- di Nella Condorelli*13 febbraio: "Saremo in tante per ridare speranza alle nostre figlie"- di Roberta Gisotti / Il 13 febbraio, in piazza per la dignità delle donne e per difendere la Costituzione. Le opinioni di Angela Napoli e Flavia Perina / Ecco perchè ho aderito - di Tiziana Ferrario / "Donne in piazza il 13 febbraio. E, quando sarà indetta, saremo con Art.21 alla manifestazione per la Costituzione". Intervista a Susanna Camusso

Oggi, mercoledì 9 febbraio, ore 13,30, Sala San Claudio,  RIUNIONE ASSOCIAZIONI per definire modalità  MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA COSTITUZIONE DEL 5 MARZO


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