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di Redazone
C’è il rischio che il decreto sulle intercettazioni venga riproposto dalla maggioranza. Si parla della legge bavaglio come di una merce di scambio: la sua approvazione in cambio dell’accelerazione della riforma federale tanto agognata dalla Lega Nord. “Dato che c’è il rischio che il disegno di legge sulle intercettazioni venga sciaguratamente risuscitato - afferma il presidente Fnsi Roberto Natale - a chi avesse questo sconsiderato obiettivo facciamo presenti due cose: la prima è che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando ha parlato del disegno di legge Alfano ha sottolineato il fatto che fosse finito su un binario morto. Ed è bene, aggiungiamo noi, che lì rimanga. Seconda cosa che ricordiamo al Presidente del Consiglio e a chi nella maggioranza fosse tentato di richiamare quel disegno di legge: c’è una parte larga dell’opinione pubblica che ha già dimostrato negli ultimi anni di non accettare il sequestro del diritto di sapere. Se qualcuno pensa di ridestare quel disegno di legge, sappia che susciterà la stessa clamorosa e trasversale mobilitazione che è già stata messa in atto negli ultimi due anni contro il disegno di legge sulle intercettazioni”. Il presidente del sindacato dei giornalisti conclude: “Ancora una volta non mancherà l’opposizione di cittadini, e tra loro anche i giornalisti che, qualunque sia la loro opinione politica non accettano di veder negata la possibilità di raccontare e conoscere fatti di importanza pubblica”.
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