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Donne: ''Se non ora quando?'' 'Adesso!!!'' Un milione nelle piazza d'Italia
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di Redazione

Donne: ''Se non ora quando?'' 'Adesso!!!'' Un milione nelle piazza d'Italia

Oltre un milione di persone alla giornata dell'orgoglio femminile. Non c'e' capoluogo in cui la gente non sia scesa in strada per protestare, ma anche per festeggiare. Il cuore dell'iniziativa e' stata Roma, dove una piazza del Popolo gremitissima ha ascoltato le promotrici dell'evento. Molti i volti noti dello spettacolo. E in prima fila, tra le altre, Giulia Bongiorno e Susanna Camusso. "Se fossi qui per criticare i festini hard mi potrebbero dire 'sei moralista', ma quello che mi ha colpito di questa vicenda e' quando il festino puo' diventare criterio di selezione della classe dirigente", ha spiegato la Bongiorno”. “Questa manifestazione non puo' essere strumentalizzata politicamente perche' e' contro tutti coloro che vogliono violare i diritti delle donne" - ha detto Camusso. Alla fine si e' deciso di convocare gli Stati generali delle donne. Alla manifestazione ufficiale, e' seguito poi un presidio lampo .

A Milano l'affluenza e' stata superiore alle aspettative, nonostante la pioggia. Centomila in piazza Castello che non e' riuscita a contenere la folla e molta gente si e' fermata in piazza Duomo. Rallentamenti anche nella metropolitana. Spostato invece il presidio di Arcore, per motivi di sicurezza.
Sul palco e' salito tra gli altri Dario Fo: Berlusconi, ha detto, "e' dentro ai nostri cuori nel senso che ce li sballa".

Piena anche piazza San Carlo a Torino: centomila i presenti, secondo gli organizzatori. "Una manifestazione gentile, qui non troverete cafoni o cafone", hanno detto dal palco. Molte partecipanti hanno portato ombrelli "per ripararsi dal fango che viene gettato sulle donne", come si richiedeva di fare nel tam tam di convocazioni via mail e tramite Facebook. Una banda ha intonato piu' volte 'Bella ciao'.

Dimissioni" e "Vergogna", sono i due slogan maggiormente scanditi nel corso della manifestazione che ha attraversato le strade di Napoli da piazza Matteotti e si e' concluso a piazza Dante. "Siamo 100mila, tutte non a disposizione di Berlusconi", dice Elena Coccia, una degli organizzatori, dal palco. Unica bandiera che ha sfilato, quella italiana.
A Firenze e' stata scelta piazza dei Giudici. Bloccate dalla folla molte vie adiacenti, Lungarno compreso. A Lucca, nonostante la pioggia, cinquecento persone si sono ritrovate in piazza Santa Maria. Duemila i manifestanti a Siena: "Sono una donna allegra e la mia allegria non si compra", si leggeva su un cartello.

Un corteo di 10mila persone, secondo i comitati promotori, ha marciato per le strade del centro di Bari in difesa della dignita' e dei diritti delle donne, dopo il 'caso Ruby'. Non c'erano sono solo donne ma migliaia di uomini che, partendo dalla centrale piazza prefettura, sfilavano pacificamente con striscioni e manifesti: "Chi governa deve dare il buon esempio e non chiedere il legittimo impedimento", si leggeva su uno di questi.

Ventimila persone sono andate in piazza a Palermo. Manifestazione anche a Catania.

Quattromila i partecipanti all'appuntamento a Cagliari. In una giornata primaverile, in piazza Amendola, di fronte al porto turistico cagliaritano, e' stato allestito un palco sul quale, per oltre due ore, si sono alternate donne comuni che hanno rivendicato il rispetto per il mondo femminile.
Tantissimi anche gli uomini in piazza.

Circa tremila persone hanno partecipato stamani in Piazza Unita' d'Italia, a Trieste, alla manifestazione per la dignita' delle donne, una partecipazione superiore alle previsioni.
Almeno 1.500 i manifestanti a Bergamo.

Sono state un migliaio poi le donne e gli uomini che hanno manifestato davanti al Teatro delle Muse ad Ancona. Mille a Pesaro e 500 ad Ascoli Piceno.

Oltre mille persone hanno pacificamente occupato a Novara la centralissima Piazza Duomo. Sul palco anche una suora della congregazione delle Orsoline del Sacro Cuore di Maria, che, oltre a ricordare la piaga dello sfruttamento della prostituzione minorile, di cui sono vittime migliaia di ragazze migranti in tutte le strade d'Italia, si e' detta "indignata per come molte donne con responsabilita' di governo offendano, umilino e deturpino l'immagine della donna".
Manifestazioni si sono svolte in tutte le piu' importanti citta' della Liguria. A Genova 30mila persone hanno invaso piazza De Ferrari; c'erano anche il sindaco Marta Vincenzi e l'ex leader della Cgil Sergio Cofferati. Ottocento le persone in piazza a Savona. In circa 1500 hanno suonato tamburi e fischietti a la Spezia, sotto lo slogan 'Per mandar via Berlusconi e tutta la sua compagnia'.

Mobilitata anche la Calabria. A Catanzaro; qui le manifestazioni sono state due: una la mattina, sostenuta anche dai poliziotti del Coisp, e l'altra il pomeriggio davanti alla prefettura. Appuntamenti anche a Cosenza e Roccella Jonica.

A Bologna sono arrivati a migliaia in piazza XX Settembre per il corteo che si e' snodato in centro. Vista la grande partecipazione, e' stata invasa anche piazza Maggiore che invece non era nell'itinerario previsto in origine.

L'iniziativa ha avuto eco anche all'estero. Un migliaio di italiani residenti a Bruxelles ha 'occupato' la scalinata davanti alla borsa della capitale europea.

Dalle donne la dimostrazione: un’altra Italia è possibile - di Ottavio Olita / Missione Italia - di Suor Eugenia Bonetti*


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