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Per 5 TG su 7 gli attacchi di B. al Quirinale sono "ordinaria amministrazione"
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di Osservatorio TG

Per 5 TG su 7 gli attacchi di B. al Quirinale sono "ordinaria amministrazione"
  • L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 28 FEBBRAIO 2011
  • ASCOLTA L'ANALISI DEI TG DEL 28 FEBBRAIO 2011              
  • ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 28 FEBBRAIO 2011
  • LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 28 FEBBRAIO 2011 
  • La cronaca con il ritrovamento del corpo di Yara  ed  il nuovo attentato mortale in Afghanistan,si dividono le aperture o la testa delle scalette dei Tg, facendo scendere le notizie dalla Libia.  La pagina politica torna a metà scaletta, e come sempre, è nutrita in quella di Mentana che alla “primavera giudiziaria” del premier - così la definisce il direttore del Tg La7- dedica  tre titoli ed un paio di servizi in sequenza. Tg3 e Tg la7 sono gli unici a sottolineare -entrambi con un servizio- come il premier pure essendo, oggi, a Milano non si sia presentato in aula per il processo Mediatrade rinviato ad aprile. Se nel Tg di Fede la notizia è assente, per Tg5, Tg2, Tg1 e Studio Aperto, il processo Mediatrade diventa notizia da studio, seguita nel Tg di Minzolini da un servizio sulle reazioni politiche bipartisan, mentre in quello di Italia Uno da un sonoro con i pareri degli italiani, interessati più a quello che la politica fa in genere.  E’ proprio l’efficacia del lavoro nelle due camere del Parlamento, è l’approfondimento del nostro commento affidato stasera ad Ettore Di Cesare, dell’associazione “Openpolis” che ha prodotto un report sul tema. La politica, con l’attacco del premier al Quirinale ed il  nuovo affondo contro la magistratura e l’ex alleato Fini - in riferimento alle intercettazioni- è ampiamente approfondito solo nei servizi di Tg3 e TgLa7.  Per tutti  gli altri  accenni all’interno di pezzi più generici sulla riforma della giustizia.  La cronaca, dicevamo, con il caso Yara occupa gran parte dell’attenzione e dei minuti nell’impaginazione di Tg1, Tg2, Tg4 , Studio Aperto e Tg5 sin dai titoli, con interviste circa le inefficienze investigative, che un po’ tutte le testate nei loro servizi  evidenziano. Ma solo per Studio Aperto, diventano l’oggetto dell’editoriale del direttore Giovanni Toti che stila la lista dei casi affini da Garlasco ad Avetrana. Gli esteri, finiscono a metà o in fondo alle scalette. Tre servizi per il Tg1, due per il Tg diretto da Bianca Berlinguer  -che da stasera aggiunge un inviato sul campo a Nalut città di confine con la Tunisia-  ed altrettanti in quello di Mentana: unico Telegiornale a non avere inviati in Libia. Le critiche di ieri del premier alla scuola pubblica, sono riprese soltanto dal Tg3 che intervista gli insegnati, da Tgla7 in un siparietto pre-sigla tra il direttore e la comica Geppi Cucciari e dal Tg1, con una dichiarazione in politichese del presidente del Senato, d’accordo con la difesa della scuola – pubblica e non – fatta dalla Chiesa attraverso il capo dei vescovi italiani.  Anche Emilio  Fede parla di scuola, ma  per dire che chi studia troppo ha la pressione bassa. Tra le notizie imperdibili della serata titolo di Studio Aperto sul ritorno della pantera tra le colline di Palermo, che per una volta ed anche in questo caso nel titolo fa addirittura concorrenza alla onnipresente pagina meteo del Tg4 e ci parla di un altro ritorno: quello del freddo, che costringe i torinesi ad indossare di nuovo i maglioni. Ammesso che qualcuno, e non solo a Torino, li avesse già messi da parte.  

     


    Il commento di Ettore Di Cesare dell'associazione Openpolis
    (intervista di Alberto Baldazzi)

    Openpolis si occupa di valutare e monitorare il comportamento a tutti i livelli (dai piccoli consigli comunali al Parlamento) dei politici italiani. Quindi non parliamo di giudizi nel merito delle attività, ma di comportamenti, presenze, assenze, operatività, produttività. In queste ore viene presentato il rapporto “Camere aperte 2011” e quindi ci occupiamo dei nostri parlamentari, massimi rappresentanti degli eletti del popolo. Si può trarre un bilancio? Lo chiediamo a Ettore Di Cesare, dell’associazione che si occupa di questo monitoraggio.
    Si certo, un bilancio si può trarre. Diciamo che innanzitutto partiamo da un dato: l’83% delle leggi approvate in questa legislatura è stato presentato dal Governo e solo il 17% è stato presentato dai parlamentari. Quindi il ruolo legislativo del Parlamento in questi primi due anni e mezzo di legislatura è stato abbastanza basso. Così vale anche per le attività di controllo del Parlamento rispetto al Governo. Come per esempio le interrogazioni che i parlamentari fanno ai vari ministri: vediamo che di tutte le interrogazioni presentate, hanno ricevuto risposta solamente il 34% e quindi anche in questo caso l’attività di controllo che il Parlamento fa verso il Governo è stata abbastanza mortificata.

    Spigolando tra le varie cifre e classifiche, di cosa si è occupato principalmente o fondamentalmente, dal punto di vista delle categorie di intervento di interesse, il nostro Parlamento, secondo il vostro report?
    Sicuramente di Giustizia e di diritto penale e all’interno del diritto penale abbiamo valutato che l’attenzione del Parlamento rispetto al tema delle intercettazioni è stata doppia rispetto ai temi della corruzione e della concussione. Così come se andiamo a vedere invece gli argomenti collegati al lavoro, rileviamo ad esempio che gli avvocati hanno avuto un’attenzione doppia rispetto ai lavoratori precari, così come per gli straniere abbiamo valutato che l’argomento immigrazione clandestina ha avuto dieci volte l’attenzione dell’argomento cittadinanza.

    E per quello che riguarda i comportamenti individuali, si può parlare di gruppi più presenti, più attivi più rigorosi oppure no?
    Assolutamente. Abbiamo costruito una metodologia che permette di valutare gli indici di produttività di ogni singolo parlamentare e quindi evidentemente di ogni singolo gruppo. Un indice, una metodologia condivisi con gli stessi parlamentari che sono stati consultati. Da questi dati, ad esempio, viene fuori che tra i parlamentari più attivi sono a nostro giudizio Borghesi dell’IDV, Baretta del PD e l’Onorevole Bruno del PDL. Mentre, per quanto riguarda i senatori, il nostro primo in classifica è D’Alia dell’UDC, seguito dal senatore Vizzini del PDL e dal senatore Felice Casson del PD.  Si nota anche un tasso di produttività superiore, con conseguente tasso di assenze inferiore, delle donne rispetto agli uomini sia alla Camera che al Senato.

    Di Cesare, per concludere, noi cittadini che quei parlamentare seppure più che eletti indicati, li abbiamo mandati a Palazzo madama e a Montecitorio, di che cosa eventualmente dobbiamo e possiamo scandalizzarci dal vostro punto di vista? Qual è la critica più forte che può essere esposta?
    La critica più forte è il fatto che spesso e volentieri l’attività dei singoli parlamentari non è fatta per raggiungere un obiettivo ma per acquisire una visibilità. Se si pensa che, per esempio, degli oltre sei mila disegni di legge presentati dai parlamentari, solo 34, quindi parliamo dello 0,56%, sono diventati legge e solo il 15% è andato in discussione in commissione. Cioè l’85% è stato presentato ed è morto lì, questo è sicuramente un dato non positivo. Noi ci teniamo a dire che secondo noi, valutare l’attività dei parlamentari e renderla comprensibile a tutti significa lavorare per quella trasparenza di cui abbiamo bisogno per tornare ad avere fiducia e partecipare alla politica. È ovvio che se i cittadini  non  hanno delle elle informazioni comprensibili è anche difficile poter partecipare alla vita politica. La nostra associazione ha questo scopo e quindi invitiamo tutti quanti, visto che oggi è il nostro primo giorno di campagna tesseramento 2011, a dare forza alla nostra associazione che la trasparenza indipendente, non la autorizza ma la pratica da 4 anni, con dei siti accessibili gratuitamente a tutti e senza pubblicità e per questo invitiamo tutti quanti ad associarci per darci forza politica ed economica all’indirizzo, www.associazione.openpolis.it.

    Dati Auditel domenica 27 febbraio

    Tg1 - ore 13:30 6.694.000 - 30.64%ore 20:00 6.893.000 - 25.53%.
    Tg2 - ore 13:00 4.141.000 - 20.44% ore 20:30 3.004.000 - 10.33%.
    Tg3 - ore 19:00 3.242.000 - 14.68%.
    Tg5 - ore 13:00 3.759.000 - 18.26% ore 20:00 5.994.000 - 22.10%
    Studio Aperto - ore 12:25 2.925.000 - 16.91% ore 18:30 2.055.000 - 10.42%.
    Tg4 - ore 19:00 1.714.000 - 7.73%.
    Tg La7 - ore 13:30 1.296.000 5.93% ore 20:00 1.876.000 - 6.93%.

    Fonte: www.tvblog.it


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