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Digestivo Ferrara per il Tg1 in cerca di faziosità intelligente
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di Ennio Remondino*

Digestivo Ferrara per il Tg1 in cerca di faziosità intelligente

Da ieri sera, alla fine del Tg1, l'enfasi dialettica di Giuliano Ferrara che promette di rincorrere e fare meglio delle presunte faziosità di Santoro, Lerner, Dandini, Floris. Il magistrato da bacchettare questa volta era Antonio Ingroia, procuratore aggiunto dell'antimafia di Palermo. Colpevole di aver partecipato alla manifestazione a sostegno della Costituzione. Giuliano Ferrara, intervistato da Susanna Petruni ci fa capire cosa sarà, da questa sera, la sua "Radio Londra", i tre minuti e mezzo a seguire le vacuità giornalistiche di un Tg1 militante, ma inconsistente. «Se i magistrati fanno i comizi, i politici potrebbero anche fare le sentenze». Se i direttori si fanno gli affari loro, potrebbe essere la replica, arriva Ferrara a fare politica vera. A rendere il Tg1, definitivamente un «tg ad personam».

Radio Londra a salvare ascolti in calo. Forse al Tg1 nessuno se n'è accorto ma dell'arrivo di “Radio Londra” e di Ferrara, direzione e redazione hanno ben poco di cui esaltarsi o rallegrarsi. Dopo aver trasformato il Tg Istituzionale «di servizio» in un Tg «al servizio», dopo averlo svuotato di credibilità rispetto al paese reale e averlo proposto come modello di vacuità di contenuti e di incertezza d'ascolti, ecco che arriva l'uomo della provvidenza e dell'intelligenza. Detta proprio alla Ferrara: «Ragazzo fatti più in là». Difficile immaginare una lunga e duratura amicizia tra Minzolini e il nuovo arrivato.

 

Il segno del destino. Alcuni precedenti tv rendono la vicenda umoristica. Una trasmissione televisiva con lo stesso nome va in onda sugli schermi di Canale 5 a partire dal 1988, conduzione anche allora di Giuliano Ferrara. Ci furono poi delle modifiche nel 1991, finita su Italia 1 sino al '94 per far concorrenza con il Tg5 e "Striscia la notizia". L'ingresso in politica del proprietario di queste emittenti, Silvio Berlusconi, coincise con la fine della trasmissione. A rincorrere la storia e il destino, la minacciata cacciata dalla politica dello stesso padrone, oggi, richiama in pista la vecchia sigla e vecchi amori.

*Tratto da Ami ( Agenzia multimediale italiana)


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