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Referendum: oggi in piazza il popolo dell'acqua che dice no al nucleare
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di Bruna Iacopino

Referendum: oggi in piazza il popolo dell'acqua che dice no al nucleare

Era partita come una scommessa, messa in campo dalla società civile dai movimenti, da chi ha ancora a cuore la salvaguardia dei diritti, fondamentali e inalienabili. Bene, quella scommessa non solo è risultata vincente ma ha superato di gran lunga anche le più rosee aspettative: più di un milione di firme raccolte, banchetti, assemblee e manifestazioni sparsi in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, 115 comitati, creatisi spontaneamente, quasi uno per ogni provincia, capaci di mobilitare masse di uomini e di donne di tutte le età e il in alcuni casi anche di diverso orientamento politico per dire no alla privatizzazione di un bene primario come l'acqua. Quell'oro blu che per molti in varie parti del mondo è un puro miraggio, mentre crescono sprechi e inquinamneto.
Durante la giornata mondiale dell'acqua celebratasi il 22 marzo scorso, l'attenzione è stata volta alla carenza crescente di risorse idriche nelle zone urbane dove la popolazione cresce con un ritmo di 2 al secondo. Ma, precisa Joan Clos, sottosegretario generale delle Nazioni Unite, il problema non è tanto dovuto ad una diminuzione reale della risorsa, quanto piuttosto agli sprechi, alla cattiva gestione, all'elevato tasso di inquinamento che impediscono dunque a milioni di persone di avere un adeguato accesso all'acqua.
Secondo il rapporto presentato durante la giornata, un abitante su quattro delle città del mondo, 789 milioni in totale, vive senza adeguate strutture igienico-sanitarie, mentre sono circa 497 milioni le persone che nelle città usufruiscono di servizi igienici in comune, cifra che nel 1990 era 249 milioni. E il 27% della popolazione urbana che vive nei Paesi in via di sviluppo non accede alla rete idrica da casa propria. A questo si aggiunge l'altro dato allarmante, il tasso di inquinamento dovuto allo smaltimento in acqua di rifiuti ( sarebbero 2 milioni di tonnellate prodotti ogni giorno e scaricati nei corsi d'acqua) frutto … “di uno sviluppo economico guidato da urbanizzazione, industrie e sistemi di agricoltura intensiva".
Ecco dunque che alla luce di dati che poco hanno di confortante, la manifestazione di domani assume un valore aggiuntivo divenendo anche luogo di riflessione e sensibilizzazione collettiva rispetto all'utilizzo consapevole di una risorsa così preziosa.
E ne sono consapevoli gli organizzatori che contano di bissare il successo della manifestazione precedente, quella dello scorso anno, che, tra colori, bandiere, striscioni e slogan preceduti da un enorme mondo di cartapesta con rubinetto annesso, vide sfilare circa 200.000 persone, un popolo pacifico e festante.
Sfida, anche questa, che viste le premesse -  il tentativo di boicottare i referendum, la necessità di rilanciare la campagna contro il nucleare ("Crediamo anche che il ricorso all’energia nucleare sia una una scelta sbagliata perché è una fonte rischiosa, costosa, non sicura e nei fatti alternativa al risparmio energetico e all'utilizzo delle fonti rinnovabili." si legge nell'appello della manifestazione) e contemporaneamente di dare spazio e voce al popolo della pace che domani sarà presente quasi a premessa della manifestazione che invece è stata già convocata per il 2 aprile - crediamo abbia ottime possibilità di riuscire nell'intento.
Intanto il sito che ha accolto e seguito la campagna referendaria passo passo continua ad essere bersagliato di adesioni e a mettere in rete informazioni utili, appuntamenti e comunicati di solidarietà, come quella espressa dai movimenti centro-americani che in un messaggio scrivono: “ ...siamo coscienti che la possibilità di porre un freno al processo di privatizzazione in Italia e in Europa in questo momento rappresenti anche per i movimenti centroamericani un risultato importante, contrapponendosi alla tendenza privatizzatrice dell'acqua nel mondo portata avanti dalle multinazionali e rafforzando il movimento mondiale di difesa delle risorse idriche. Cittadini italiani: L’acqua è un diritto umano, non una merce!!”

L'appuntamento è alle ore 14.00 in Piazza della Repubblica. Il corteo arriverà quindi a Piazza San Giuovanni.

Per ulteriori info 

http://www.referendumacqua.it/


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