di Osservatorio TG
I Tg di venerdì 25 marzo. La Libia, con la guerra guerreggiata e la complessa e controversa gestione della missione, domina anche stasera le titolazioni dei Tg. Il Giappone scende molto, forse troppo nell’attenzione di alcune testate, mentre riprendono spazio i temi di politica interna, in primo luogo, quelli collegati agli scenari internazionali. Se guardiamo all’ultima settimana la Libia si è aggiudicata 72 titoli, la politica risale a 62, con molto spazio anche stasera a Lampedusa, per il Giappone solo 26; sempre in settimana, assai scarso rilievo è stato dato alle riflessioni sul nucleare civile che pure hanno portato il governo a decidere la moratoria di un anno per l’identificazione dei siti delle nuove centrali. La definizione della data dei referendum e la grande manifestazione sull’acqua pubblica scorrono come acqua sulla pietra -anche stasera- senza lasciare alcuna traccia nei TG. Nel commento torniamo su questa disattenzione, probabilmente non casuale, con Paolo Carsetti, segretario del Forum dei movimenti per l’acqua.
Ed anche stasera la cronaca e soprattutto quello che abbiamo definito cronaca criminale ci presenta i "casi" che hanno dominato nei mesi e nelle settimane scorse: Sarah Scazzi, Yara, campeggiano su TG4, Studio Aperto, Tg1 e Tg2.
Segnaliamo 10 buoni minuti di Tg 4 grazie alla presenza in studio di Emma Bonino che espone in maniera chiara le contraddizioni e le prospettive della vicenda libica e, più in generale, del Medio Oriente. Rimanendo allo scenario internazionale, TG 2, Tg La 7 e TG 3 si portano avanti con il lavoro e affrontano fin dai titoli la repressione in atto in Siria.
Il Tg5 ci riporta indietro di 30 anni, con il servizio su Angelo Licheri, l’uomo che nell’81 cercò invano di salvare Alfredino Rampi, caduto in un pozzo a Vermicino, e che ora versa in gravi condizioni di salute.
Con oggi si chiude una settimana in cui l’informazione ha parlato molto di se stessa, non sui Tg, ma sui giornali. Il libro bianco del cdr uscente sulla direzione del TG1, l’addio di Orfeo alla direzione del Tg2, con conseguenti apprensioni della sua redazione e dell’Usigrai. Stasera Mentana si diverte a riprendere lo scontro tra Ferrara- Raiuno e Santoro- Raidue.
E concludiamo, come abbiamo iniziato, con qualche dato sulla settimana. Personaggio più citato Gheddafi, presente in 50 titoli, seguito dal presidente Napolitano con 27 e da Berlusconi, "solo", con 17 titoli e quasi raggiunto da Frattini, con 15. Una nuova strategia del premier, o l’imbarazzo sul versante Libia?
Alberto Baldazzi
Il Commento di Paolo Carsetti, segretario del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua
(Intervista di Lorenzo Coletta)
Paolo Carsetti, anche nella settimana che ha visto la determinazione ultimativa delle date per i referendum, il 12 e il 13 giugno prossimo, la grande stampa, ma soprattutto l’informazione televisiva ha latitato sui temi del referendum; quello dell’acqua, ma anche sul nucleare, reso così attuale dalle vicende giapponesi. Come giudicare questa "disattenzione" della stampa, che forse deriva anche da qualche impostazione politica?
"Assolutamente. Noi abbiamo sempre denunciato il fatto che i grandi media e i grandi giornali non abbiano mai dato attenzione a un tema così importante come quello della gestione del servizio idrico integrato del nostro paese. Soprattutto nel momento in cui questo tema ha assunto grande rilevanza dopo la straordinaria raccolta firme dell’anno scorso. Ricordiamolo che è stata la campagna referendaria che ha raccolto il maggior numero di firme nella storia della Repubblica italiana, senza avere alle spalle un’organizzazione di tipo politico- partitica. Ecco, per noi già questa sarebbe stata una notizia rispetto a un grande risveglio del senso civico in questo paese. Evidentemente ai servizi di informazione non interessa ciò che si muove realmente nel paese; come la società civile voglia riportare all’ordine del giorno del dibattito alcuni temi, ma solo una politica istituzionale che credo abbia oramai scontentato tutti. Ecco, questo è un po’ un dispiacere. Noi siamo convinti comunque che nonostante il silenzio che finora è calato su questo tema, soprattutto con la manifestazione di domani, che sarà partecipatissima, riusciremo a riportare in auge il tema dell’acqua e che quindi si riesca finalmente a fare un dibattito aperto e pubblico in questo paese sul tema dell’acqua e della sua gestione pubblica".
Domani, tra i vostri slogan, anche quelli relativi al nucleare Un recente sondaggio di Gnresearch denota che oltre il 75% degli italiani sarebbe disponibile, sul nucleare, ad andare a votare. A questo punto il destino dei referendum, che ricordiamo, negli ultimi anni hanno sempre realizzato un buco nell’acqua, come lo vedete voi del Comitato organizzatore?
"Noi siamo convinti che i referendum riusciranno a vedere una straordinaria partecipazione. Perché soprattutto i due temi, chiamiamoli così, di carattere ambientale - acqua e nucleare- hanno risvegliato appunto, come dicevo prima, un senso civico importante in questo paese. Quindi, nonostante tutti gli sforzi del governo di non facilitare la partecipazione democratica dei cittadini, crediamo che poi invece, il popolo italiano andrà a votare, e andrà a votare in massa; perché ha compreso che questa partita sull’acqua e sul nucleare è una sfida epocale che riguarda non solo l’acqua in sé, ma parla anche di democrazia e di gestione dei beni comuni. Quindi crediamo che il 12 e il 13 il quorum verrà raggiunto e i "Sì" saranno la larghissima maggioranza".
Dati Auditel di giovedì 24 marzo
Tg1 - ore 13:30 4.163.000 24,99% ore 20:00 6.416.000 24,91%.
Tg2 - ore 13:00 2.994.000 19,26% ore 20:30 3.012.000 10,73%.
Tg3 - ore 19:00 2.585.000 14,58%.
Tg5 - ore 13:00 3.840.000 24,49% ore 20:00 5.203.000 20,15%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.593.000 20,92% ore 18:30 1.438.000 10,55%.
Tg4 - ore 19:00 1.159.000 6,42%.
Tg La7 - ore 13:30 966.000 5,80% ore 20:00 2.340.000 9,02%.