Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Osservatorio TG
Maroni alla Camera: naufragio della politica securitaria
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Osservatorio Tg

Maroni alla Camera: naufragio della politica securitaria

 

  • ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 7 APRILE 2011
  • ASCOLTA L'ANALISI DEI TG DEL 7 APRILE 2011              
  • ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 7 APRILE 2011
  • LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 7 APRILE 2011 
  •  

    I Tg di giovedì 7 aprile - In Parlamento è stata un’altra giornata di ordinaria follia, come ormai nelle ultime settimane è all’ordine del giorno. Ed anche le impaginazioni dei Tg ne risentono.  Infatti la bagarre al limite della rissa su processo breve ed immigrazione -con le dichiarazioni in aula del ministro dell’interno Maroni – nelle scalette del prime time, è declinata con un livello di attenzione che va dal basso all’alto e solo in alcuni Tg. Diritto di cronaca garantito anche per i telespettatori,  nelle scalette del Tgla 7 e Tg3, con titoli e servizi  per entrambi,  sui momenti ad alta tensione. Servizio anche per il Tg2.  Nessun accenno per i soliti Tg Raiset, con l’eccezione insolita e presto svelata, nel Tg di Emilio Fede già dal titolo,  incentrato sulla necessità di arrivare presto all’approvazione della riforma giustizia “che potrebbe porre fine a chi fa un abuso vergognoso delle intercettazioni telefoniche”. Insomma la lingua - di Emilio Fede- batte dove il dente duole. In casa Raiset dal Tg1 al Tg5  si sceglie di aprire con il Giappone;  ci è voluta la nuova scossa di terremoto per fare rientrare nelle edizioni dei Tg il dramma nipponico, desaparecido fino a 24 ore fa.
    Bassa per alcuni -ancora quelli del blocco Raiset-  la nuova tragedia nel canale di Sicilia e la questione immigrazione in genere con il duro scontro sull’asse Roma- Parigi. CI aprono soltanto i Tg diretti da Enrico Mentana e Bianca Berlinguer, unici due ad occuparsi anche oggi delle dimissioni di Geronzi.  Sul tema immigrazione, tuttavia, notiamo però come nessuno abbia dato conto della bocciatura da parte della Consulta dei cosiddetti “sindaci –sceriffi”, norma del pacchetto sicurezza su cui l’attuale governo nel 2008 aveva basato il grosso della campagna elettorale. Noi a differenza dei Tg,  scegliamo di parlarne nel commento con Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci.
    Dopo “Le mie Prigioni” di Silvio Pellico, ora anche quelle dell’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, condannato per favoreggiamento alla mafia e detenuto a Rebibbia. Servizio per  il Tg1 che riprende l’intervista in esclusiva del settimanale Panorama. Ma il Tg di Minzolini, stasera evidentemente, sceglie di parlare di mafia ed a questo servizio fa seguire un’altra intervista, anche questa esclusiva ed annunciata sin dal titolo; trattasi dell’ex ministro Roberto Castelli che dice “Nel ’93 rifiutai l’accordo che i boss proponevano sul 41 bis”. Un’esclusiva -notiamo- condivisa con un altro Tg: quello della rete ammiraglia Mediaset in onda allo stesso orario e che da alcune settimane, ogni sera, propone un sonoro dedicato alla presunta trattativa stato-mafia, quando al governo c’era il centro sinistra. Ci avvaliamo della facoltà di non commentare. Segnaliamo due servizi che abbiamo apprezzato nell’edizione del Tg3: uno sui call center come unica realtà di lavoro, precario ma sempre lavoro e non soltanto per i giovani, ed un altro, sui fine settimana telefonici di Berlusconi: interventi che, può stare tranquillo il premier,  non diventano oggetto di intercettazioni, ma puntualmente servizi all’interno di tutti i Tg.
    Mariella Magazù

    Il Commento di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci
    (Intervista di Alberto Baldazzi)

    Filippo Miraglia, dal 2008 ad oggi molta acqua è passata sotto i ponti. Anche gli atteggiamenti di Maroni, oggi in Aula sul tema immigrazione, si sono fatti sicuramente più moderati e modulati rispetto ad una realtà che impatta con un ideologismo che è totalmente franato.  Oltre le vicende che riguardano la dimensione, che la Corte Costituzionale ha in parte rigettato, della clandestinità  oggi giungono – ma i telegiornali, a differenza di quanto avvenne 2 anni fa, ne parlano pochissimo – le decisioni della Corte sulla politica sicuritaria affidata ai “Sindaci- Sceriffi”

    “Be’, diciamo che per fortuna c’è la Costituzione in questo paese, che rimane il principale riferimento della nostra democrazia, e per fortuna ci sono i giudici della legge che intervengono per far rispettare quella Costituzione. Abbiamo visto come in questi anni la “produzione legislativa” del centro-destra si sia scontrata in continuazione con la Corte Costituzionale; solo per ricordare un caso tra tanti, la famosa legge Bossi-Fini ricevette all’epoca una sedie di dinieghi da parte della Corte Costituzionale che mai nessun’altra legge dello Stato aveva accumulato. Diciamo che questi nostri governanti se ne infischiano della Costituzione, ma che per fortuna c’è qualcuno che glielo ricorda che devono rispettare anche loro le leggi. Certo, io non sarei così ottimista perché poi, purtroppo, gli effetti concreti dei provvedimenti legislativi di questo governo dal 2008 ad oggi si fanno sentire pesantemente all’interno nelle relazioni delle comunità locali.  Ed  se anche di fronte ai morti i toni si abbassano, poi concretamente in questo momento il governo sta cercando di costruire una relazione con la Tunisia che è di nuovo basata sui respingimenti e sulle espulsioni “con provvedimenti veloci”,  come dicono loro, quindi senza garanzia per le libertà personali di chi arriva in Italia.”

    Questa “Diga-sicuritaria”, oltre ad essere bucherellata ed a franare, è in primo luogo franata nella coscienza di molti cittadini?

    “Diciamo che abbiamo un argine che  è stato dato dalla nostra costituzione,  ma sull’opinione pubblica io non sarei così ottimista. Sebbene di fronte ai morti la gente si commuove ed abbassa i toni, abbiamo visto poi come la confusione e l’arbitrarietà ed il calpestare le leggi ed i diritti umani a cui abbiamo assistito negli ultimi due mesi in seguito agli sbarchi dal Nord africa non mi pare che abbiamo trovato un’opposizione nell’opinione pubblica, anzi: mi pare ci sia stato il consolidarsi della retorica dell’invasione. Purtroppo, a meno che non si parli con specialisti, ci si rende conto che la gente è veramente impaurita dagli arrivi massicci. Adesso, ovviamente, questa tragedia nel canale di Sicilia costringe tutti, Maroni compreso, ad abbassare i toni ed a dire che verranno messi in atto provvedimenti meno repressivi. Va però anche detto che il permesso di soggiorno che il governo sta tirando fuori per protezione temporanea hanno detto esplicitamente che lo fanno per far così andare via dall’Italia legittimamente i tunisini che sono sbarcati negli ultimi mesi. Quindi non si tratta neanche di un’assunzione di responsabilità, quanto di uno scarica barile verso gli altri paesi della UE”.


    Dati Auditel di mercoledì 6 aprile 2011

    Tg1 - ore 13:30 4.140.000 23,85% ore 20:00 5.695.000 24,37%.
    Tg2 - ore 13:00 3.229.000 20,80% ore 20:30 2.479.000 9,74%.
    Tg3 - ore 19:00 2.152.000 14,50%.
    Tg5 - ore 13:00 3.623.000 22,94% ore 20:00 4.639.000 19,84%.
    Studio Aperto - ore 12:25 2.471.000 20,11% ore 18:30 962.000 8,64%.
    Tg4 - ore 19:00 894.000 5,94%.
    Tg La7 - ore 13:30 1.011.000 5,83% ore 20:00 2.483.000 10,42%.

    Fonte: www.tvblog.it


    Letto 5118 volte
    Notizie Correlate
    Audio/Video Correlati
    Dalla rete di Articolo 21