I Tg di lunedì 18 aprile 2011- Noi siamo tra quelli abituati a ritenere che le sentenze vadano rispettate, anche quella del caso Parmalat sulle banche straniere che ha lasciato esterrefatti decine di migliaia di cittadini truffati. La notizia oggi viene riportata da tutti quanti i Tg con titoli e servizi, ma con tagli differenti. Il Tg3  e Il Tg La7 ne parlano approfondendo proprio lo sconcerto dei cittadini rimasti vittime della truffa. Altri Tg, come Studio Aperto e Tg1, riportano la cronaca processuale  senza entrare nel merito. Dunque le banche estere che hanno contribuito a “gonfiare” la finanza della Parmalat non hanno responsabilità penali. Nel commento  abbiamo sentito Antonio Longo, Presidente del Movimento in Difesa del Cittadino .
Presente anche l’altra “giustizia”, quella che ormai da settimane sconvolge il mondo politico istituzionale italiano. Il duro intervento di Napolitano è – vivaddio – riportato da tutti i Tg. Studio Aperto circoscrive l’intervento del Capo dello Stato all’episodio dei cartelli di Milano che paragonano i giudici alle Br. Tg3, Tg La7 e Tg2 impostano l’intera edizione con più titoli e servizi dedicati allo scontro istituzionale e all’intervento del Presidente della Repubblica. Il Tg1 non può esimersi di aprire con le forti dichiarazioni del Quirinale, ma già nel titolo riporta gli ulteriori attacchi del Pdl a Fini, mentre il primo servizio è dedicato alla “mala” giustizia, stendendo così un velo sulle parole avvelenate del premier. Tornando al Tg3 e al Tg La7, Bianca Berlinguer ed Enrico Mentana illuminano le dichiarazioni di Stefania Craxi che “scantona” dai toni della vulgata berlusconiana sulla giustizia.
Dopo settimane che hanno visto Lampedusa popolata da truppe e corrispondenti, ora è Ventimiglia il teatro della vicenda profughi; tutti i Tg coprono con servizi e titoli il confuso braccio di ferro tra Italia e Francia.
L’ennesimo  caso del cieco che guida la propria auto – questa volta a Caserta – è ripreso da Studio Aperto, Tg3 e Tg1.
Per chi “palpita” per il matrimonio dell’anno, Studio Aperto ci racconta di una promessa sposa che si sta disegnando da sola il vestito; Emilio Fede invece  getta tutti nell’angoscia  annunciando che Kate è troppo stressata ed è ricorsa allo psicoterapeuta.
Lorenzo Coletta

Il Commento di Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Antonio Longo, l’entusiasmo con cui la difesa e gli imputati hanno accolto la sentenza di Milano è,  all’inverso,  pari alla delusione dei risparmiatori e di tutto il movimento consumeristico che della vicenda Parmalat, anche nel segmento delle banche internazionali, ha fatto una sua bandiera e sua occasione di grande battaglia.

“Loro hanno proprio poco da festeggiare, perché in realtà l’immagine che anche da questo processo esce fuori per questi istituti bancari stranieri è, se non quella di truffatori, certamente quella di soggetti che non hanno fatto gli interessi dei risparmiatori e di chi gli aveva affidato loro il denaro. Quindi noi siamo molto sorpresi, amareggiati, sconcertati da questa sentenza. Tra l’altro alcune di queste banche avevano fatto transazioni per centinaia di milioni di euro a favore della Parmalat grazie al lavoro intenso di Bondi, l’amministratore delegato e commissario. Vedremo comunque in sede civile che cosa succederà.  perché continueremo a lottare anche in sede civile a fianco dei risparmiatori truffati”.

Longo, siamo in una situazione in cui le notizie degli  scandali ed anche quelle che hanno  attinenza direttamente con la criminalità,  girano da una parte all’altra dell’Atlantico. Dal Madoff vero  al “Madoff dei Parioli”, tanto per intenderci. E poi, come capostipite,  proprio lo scandalo Parmalat. Forse c’è un problema di criminalità, non mafiosa, camorristica, ndranghettistica ma finanziaria, che poi, in qualche misura, è stata alla base del crollo degli ultimi anni dell’economia e della finanza mondiale.

“Certo. Ma dobbiamo dire che c’è paese e paese: negli Stati Uniti personaggi che hanno fatto scempio del risparmio che era stato loro affidato o che hanno mandato in bancarotta le aziende,  vengono processati in 8/12 mesi, massimo un anno e mezzo. E vengono condannati a decine e decine di anni di carcere, anche duro, che scontano. In Italia Tanzi sta ancora nella sua villa e, probabilmente, farà le sue prossime vacanze su uno yacht. Questa è una differenza sostanziale”.

C’è in Italia una un sistema forte di difesa per i potenti, mentre rimangono indifesi quelli che potenti non sono.

“La criminalità dei “colletti bianchi” non è mai stata affrontata seriamente in Italia. L’ha sempre fatta franca, anche se spesso suoi protagonisti sono rimasti vittime di faide interne o di malaffare interno (basti pensare a Sindona e Calvi, due personaggio del mondo bancario che sono rimasti vittime dei loro imbrogli e delle loro malefatte). Diciamo che non c’è la stessa attenzione e la stessa forza di perseguire personaggi che hanno mandato in fumo i risparmi di migliaia e migliaia di famiglie mentre invece, magari, qualche extracomunitario o piccolo spacciatore vengono condannati o comunque trattenuti in carcere per mesi e mesi, anche per anni, per piccoli reati perché non hanno il permesso di soggiorno in regola”.

Dati Auditel di domenica 17 aprile 2011

Tg1 - ore 13:30 4.783.000 25.92%, ore 20:00 5.110.000 23.79%.
Tg2 - ore 13:00 3.069.000 17.60%, ore 20:30 1.879.000 7.44%.
Tg3 - ore 19:00 1.958.000 12.49%.
Tg5 - ore 13:00 3.324.000 18.71%, ore 20:00 4.558.000 20.30%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.002 13.84% ore 18:30 1.131 8.12%.
Tg4 - ore 19:00 801 5.05%.
Tg La7 - ore 13:30 934.000 5.06%, ore 20:00 1.512.000 6.79%.

Fonte: www.tvblog.it