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Il "wrestling" nel Pdl: tanto rumore per nulla
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di Osservatorio Tg

Il "wrestling" nel Pdl: tanto rumore per nulla

 

 I Tg di giovedì 21 aprile 2011 - Lassini, fatto oggetto di apprezzamento da tanti nel Pdl, forse – recita TG La 7 – ci ripensa; Ceroni, “enfant prodige” uscito dal cilindro berlusconiano, conferma la “voglia” di riformare l’Articolo 1 della Costituzione e incassa, se non l’apprezzamento di Cicchitto, quanto meno lo sdoganamento della sua boutade. Mentre sembra che all’interno del Pdl ci sia discussione – discussione vera . Non va sottovalutato il fumo negli occhi che il Premier fa spargere ad arte, per distogliere l’attenzione sui suoi obbiettivi fondamentali: farla franca contro il controllo di legalità ; svicolare dalle posizioni del Colle; demolire la credibilità della Consulta. Nel commento riproponiamo le riflessioni del Direttore di Repubblica Ezio Mauro che, a nostro giudizio, poco si fa “distrarre” dalle tensioni anti Tremonti delle ultime ore.

E i Tg? La testata di Minzolini che ieri  aveva glissato sulle ulteriori proposte tendenti a forzare gli equilibri costituzionali, oggi la mette in burla e ci racconta quanto numerosi siano in questa legislatura i progetti di legge di revisione costituzionale – quasi tutti strampalati e avanzati da parlamentari del centro sinistra. Il Tg2 cita le polemiche delle ultime 24 ore e illustra l’ulteriore proposta dei “Responsabili” sulla sfiducia costruttiva. L’unica verdura che cresce nell’orto di Emilio Fede è , come sempre, la riforma della giustizia,  alias  la legge sulle intercettazioni. Il Tg3 è l’unico che prosegue nel solco degli interrogativi nati ieri dalla proposta Ceroni.

Enrico Mentana “crede” al dibattito interno nel Pdl e organizza l‘intera edizione sui fronti Galan vs Tremonti, Scajola “il redivivo”, Stefania Craxi ed il “caso Milano”.
Per il resto, diversi titoli sulle minacce del Rais per l’invio degli addestratori militari; l’arresto di Massimo Ciancimino – stranamente nei titoli di Studio Aperto - mentre le nuove scosse in Giappone “scuotono” il senso di colpa di diverse testate che dedicano ampi servizi, dopo che per una settimana il Sol Levante era del tutto tramontato.

Il “count down” per il matrimonio più atteso, è scandito con meticolosa e nevrotica costanza da Studio Aperto che ci racconta  come a 15 anni, durante una recita scolastica , Kate fosse stata oggetto di una profezia: avrebbe sposato un ragazzo ricco e bello.
Alberto Baldazzi


Il Commento di Ezio Mauro, Direttore di “Repubblica” – dal sito www.repubblica.it

"Dai titoli dei giornali, quasi tutti, si vede che siamo arrivati al dunque, e cioè la Costituzione. Dietro la Costituzione, il tema fondamentale dell’equilibrio dei poteri, del bilanciamento delle istituzioni tra di loro. Ovviamente avete visto che il modo usato è sempre il solito, che viene usato abitualmente per le leggi ad personam: ci sono delle personalità che non fanno parte della leadership, del vertice del Pdl, sono uomini del Pdl, come era un uomo del Pdl quello che ha preparato, diciamo così, il manifesto di Milano vergognoso contro i giudici paragonati ai brigatisti, mettendo per iscritto le parole che il Presidente del Consiglio aveva usato durante una cena con i corrispondenti stranieri. Sono uomini, potremmo dire, di “seconda fila”; sono però dei rappresentanti del partito del Presidente del Consiglio, e dichiarano di fare queste operazioni a titolo personale in modo che il vertice possa valutare i rapporti di forza che emergono dalle reazioni, e decidere se cavalcare fino in fondo queste proposte estreme, oppure se modificarle attenuandole, oppure, se lasciarle cadere. Queste persone non è tanto importante che interpretino la volontà specifica e concreta del Presidente del Consiglio; quello che è più importante è che interpretano un sentimento politico più profondo, che portano alla luce un punto di arrivo, cioè chiariscono qual è il percorso. Fanno capire dove il Presidente del Consiglio vuole arrivare".

"Formalmente ci muoviamo, quando  si dice di modificare l’Articolo 1 della Costituzione, aggiungendo nei fondamenti, al fondamento del lavoro che già è stato attaccato in passato, aggiungendo il fondamento del Parlamento; formalmente ci muoviamo nell’ambito di una repubblica parlamentare, come noi siamo, e il carattere della repubblica parlamentare potrebbe teoricamente essere ancora più accentuato da questo richiamo esplicito nei fondamenti della Costituzione. Ma in realtà bisogna leggere lo spirito con cui questa operazione viene annunciata. Questo parlamentare che l’ha proposta spiega di averlo fatto perché ritiene che oggi il Parlamento sia subordinato alla Consulta e alla Magistratura e parla espressamente di una necessità di sovra ordinarlo gerarchicamente anche agli altri organi costituzionali, alla Magistratura, alla Consulta e al Presidente della Repubblica".

"Andrebbe dunque a compimento quello che abbiamo chiamato, pensando di aver usato uno slogan giornalistico e non quello che sta succedendo nella sostanza nel nostro paese, il “populismo reale”, come c’era una volta purtroppo il “ Socialismo reale sovietico”, quello che trasforma una cultura politica, che come tale è perfettamente legittima, a stare in piedi e a informare lo stile politico di un leader e anche di un movimento.Si trasforma invece in qualcosa che determina le istituzioni e il disegno complessivo dell’impianto istituzionale di questo paese".

"E qual è questa forma di populismo generalizzato, che cerca di “costituzionalizzarsi”? E’ quella di dire che un potere, in quanto eletto dal popolo, è sovra ordinato rispetto agli altri poteri, quindi è libero da ogni controllo, è libero da ogni bilanciamento. E viene qui a compimento tutto: l’insofferenza per il controllo della magistratura, controllo di legalità, l’insofferenza per il controllo della stampa, controllo dell’opinione pubblica, l’insofferenza per il controllo degli organi di garanzia: il Capo dello Stato, quando rimanda indietro le leggi e la Consulta, quando ritiene che non siano in linea col dettato della Carta Costituzionale. Siamo al punto in cui una destra, dentro a questo scontro, questo cozzare continuo della sua pratica politica contro i caposaldi del sistema, dice: “ Il sistema non può reggere, non può reggere il paese. Non ti conviene sfibrare il paese così, smettiamo questo conflitto”. E quindi è come avevamo detto, come se la destra dicesse al sistema : “Costituzionalizza la mia anomalia, perché non la puoi risolvere”.


Dati Auditel di mercoledì 20 aprile 2011

Tg1 - ore 13:30 3.855.000 23,19% ore 20:00 5.171.000 23,15%.
Tg2 - ore 13:00 2.878.000 18,88% ore 20:30 2.671.000 10,36%.
Tg3 - ore 19:00 1.821.000 13,09%.
Tg5 - ore 13:00 3.611.000 23,31% ore 20:00 4.677.000 20,69%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.309.000 19,80% ore 18:30 962.000 9,08%.
Tg4 - ore 19:00 841.000 5,89%.
Tg La7 - ore 13:30 750.000 4,52% ore 20:00 2.317.000 10,15%.

Fonte: www.tvblog.it


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