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Acqua pubblica? Una legge al giorno toglie il referendum di torno
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Acqua pubblica? Una legge al giorno toglie il referendum di torno

 

I Tg di venerdì 22 aprile 2011- Il governo, se da una parte punta a valorizzare la “sovranità popolare” che si esprime in Parlamento, dall’altra denota una idiosincrasia nel tentativo di cancellare i referendum su nucleare e acqua pubblica attraverso lo strumento legislativo. In buona parte i Tg esprimono la sensibilità dell’esecutivo e sorvolano sulla volontà espressa dal ministro Romani di impedire ai cittadini di esprimere la propria volontà. Il Tg3 e il Tg La7sono gli unici a dedicare un titolo all’argomento; notizia breve da studio per il Tg5 mentre nessun accenno per Tg4, Studio Aperto e Tg2. Nel commento abbiamo sentito Corrado Oddi del Comitato Promotore per Il Referendum sull’Acqua Pubblica, che ricordiamo ha raccolto più di un milione e 400 mila firme.

Tutti i Tg riprendono lo spirito solidaristico per gli immigrati che il governo ha espresso nella lettera al Papa. Lo fa anche il Tg3, che però, con un secondo servizio in una corrispondenza da Santa Maria Capua Vetere, denuncia maltrattamenti subiti dagli ospiti della tendopoli ad opera delle forze di polizia.

Il consueto massacro del venerdì in Siria è primo titolo per il Tg La7 e per il Tg2, quinto per il Tg3, mentre Tg1 e Tg5 si accontentano di leggere qualche agenzia da studio.  Nessun cenno alla notizia da Studio Aperto e Tg4.

Il mal di pancia del Pdl, dopo l’attacco di ieri di Galan a Tremonti e le contrapposizioni sul caso Lassini a Milano interessano il Tg3, il Tg La7 e il Tg2, mentre vengono solo sfiorati da studio al Tg1 e al Tg5: nella logica i panni sporchi si lavano in casa. Al contrario, gli “stracci” che volano tra Roma e Parigi sulla vicenda immigrazione sono politicamente “neutri” e quindi ampiamente ripresi da quasi tutte le testate.

Forse non tutti gli italiani sanno che il 29 di aprile si celebrerà il cosi detto matrimonio del secolo. Devono essere proprio disattenti, in quanto molti Tg anche stasera ce lo ricordano, come fanno, per altro, da diversi mesi. Il Tg di Minzolini ci comunica una notizia ferale: Kate non potrà salire in carrozza perché allergica al crine di cavallo; Studio Aperto invece ci assicura che la biancheria intima della sposa è rigorosamente Made in Italy.

Lorenzo Coletta


Il Commento di Corrado Oddi, del Comitato Promotore Referendum sull’Acqua Pubblica
(Intervista di Alberto Baldazzi)


Corrado Oddi, grande attenzione da parte dei siti d’informazione, alcune prime pagine di quotidiani nazionali; ma sui Tg, che sono il veicolo fondamentale per la creazione della coscienza dei cittadini, anche oggi l’acqua latita; come dire, c’è “siccità”. Non c’è l’acqua e il problema del possibile aggiramento del referendum dopo le dichiarazioni di Romani. Il Comitato Promotore per l’Acqua Pubblica cosa dice a questo punto?

Intanto, nonostante il fatto che oggi alcuni giornali si accorgono delle questioni dell’acqua-  dove abbiamo posto l’attenzione da molto tempo a questa parte-, devo dire che prosegue una linea di voluta disattenzione, di voluta disinformazione rispetto alla questione referendaria. Faccio presente, ad esempio, che la Commissione di Vigilanza della Rai, che doveva emettere il regolamento per le trasmissioni televisive sul referendum, all’indomani del decreto del Presidente della Repubblica del 4 aprile, non solo non lo ha ancora fatto, ma siamo in presenza di un vero e proprio atteggiamento di ostruzionismo da parte del centrodestra, che ha presentato ben novanta emendamenti a quel regolamento e vorrebbe addirittura che ci fosse una suddivisione di spazi in parti uguali tra chi sostiene il “Sì”, chi sostiene il “No”  e chi è per l’astensione. A questo si aggiunge quello che ha detto il ministro Romani ieri, e cioè l’annuncio di una nuova idea di falsificazione. Dopo quello fatto sul nucleare abbiamo l’impressione che il governo vuol provare ad intervenire per depotenziare i referendum, magari con una legge, per poter dire che i referendum perdono la loro efficacia. Ecco, dico subito che su questo ci mobiliteremo con grande forza. 

Corrado, vorrei chiudere con una battuta. Un proverbio popolare dice: “Non c’è due senza tre”, ma in questo caso siamo tutti sicuri che il terzo quesito referendario, quello sul legittimo impedimento, non sarà assolutamente aggirato con una legge che lo abroghi da parte del governo, perché quello riguarda il premier.

Sì, però devo aggiungere che neanche  i nostri quesiti referendari sull’acqua possono essere in qualche modo anestetizzati. Per poterlo fare, a differenza di quanto è successo sul nucleare, sostanzialmente il governo dovrebbe accogliere completamente le nostre tesi. Sul nucleare il governo ha messo in atto una truffa: ha sostanzialmente costruito una normativa che prende del tempo, che rinvia a più in là. I quesiti referendari sull’acqua invece sono ancora più stringenti. Per intenderci, perché la Corte di Cassazione possa eventualmente dire che non ci sono più le ragioni per i referendum, bisognerebbe appunto prendere completamente in toto le nostre questioni; per esempio decidere che sparisce la così detta “ remunerazione del capitale” sulle tariffe; che quindi non si fanno i profitti sull’acqua. Quindi noi vediamo difficile quest’operazione. Può anche essere che il governo, appunto, provi a sollevare un polverone, a fare una normativa confusa, per poter invece dire che il referendum non ha più ragione d’essere. Ma noi siamo convinti che la nostre mobilitazioni in numerose regioni  ci porteranno al quesito referendario e consentiranno ai cittadini di esprimersi. E io penso che, con il voto, si potrà dire che l’acqua si afferma come bene comune.



Dati Auditel di giovedì 21 aprile

Tg1 - ore 13:30 3.836.000 21,84% ore 20:00 5.074.000 24,43.
Tg2 - ore 13:00 2.850.000 17,46% ore 20:30 2.596.000 10,97%.
Tg3 - ore 19:00 1.642.000 12,48%.
Tg5 - ore 13:00 3.703.000 22,34% ore 20:00 4.067.000 19,47%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.547.000 19,95% ore 18:30 865.000 8,45%.
Tg4 - ore 19:00 797.000 5,97%.
Tg La7 - ore 13:30 995.000 5,68% ore 20:00 1.961.000 9,28%.

Fonte: www.tvblog.it


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