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La maionese impazzita della politica imbarazza i Tg Raiset
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di Osservatorio TG

La maionese impazzita della politica imbarazza i Tg Raiset

 

I Tg di mercoledì 27 aprile 2011- La maggioranza decisamente spaccata sulla politica estera manda in “corto circuito” i Tg che affollano la folta schiera di Raiset. Studio Aperto decide di ignorare il nuovo strappo di Maroni sui bombardamenti in Libia e conclude il servizio inventando un clima di “sereno ricongiungimento”. Emilio Fede invece decide di non parlarne affatto, risolvendo a monte il problema. Per il Tg1 e il Tg5 il no di Maroni rientra nella normale dialettica di governo. Il Tg3 e il Tg La7 invece parlano di uno strappo, quello leghista, difficile ormai da sanare; il Tg3 dedica anche un servizio ai vari cambiamenti di opinione del Carroccio nel corso della giornata.

Nella maionese impazzita della politica italiana fa ancora clamore la “trasparenza” con cui il premier ha raccontato ieri i segreti di Pulcinella sul nucleare. Unici a parlarne sono il Tg3, il Tg La7, e il Tg5 che però riporta soltanto l’intervento alla Camera del ministro Romani.   Nel commento abbiamo sentito Ottavia Piccolo, tra i primi firmatari di un appello contro il furto di democrazia e di legalità tentato dal governo proprio sui referendum.

La “new entry” di giornata è il testamento biologico che viene rimesso in carreggiata. E’ il Tg La7 che, a differenza degli altri, prova a spiegare l’intervento di Casini che ha provocato un terremoto nel Terzo Polo; Enrico Mentana dedica al tema anche un editoriale ironizzando sull’emergenza che il tema aveva assunto al momento della morte di Eluana, e sugli ottocento giorni passati nel silenzio. Il blitz alla Camera dell’Udc viene comunque riportato da tutte le testate; solo il Tg3  parla anche della manifestazione di protesta contro la legge in piazza Montecitorio.
L’atroce delitto del teramano calamita l’attenzione della cronaca criminale, togliendo spazio ai “recuperi” che caratterizzano l’overdose di delitti nei Tg di prime time – Il Tg4 e il Tg5, però, anche stasera riescono a parlare di Yara.

L’infotainment non si accontenta del “boccone ghiotto”, ovvero il matrimonio del secolo; Studio Aperto ci regala anche il pitone nel cofano di un’auto brasiliana, mentre il Tg1, con enfasi ecologista, ci parla, sì, di creme solari, ma avvertendo che fanno male ai banchi di corallo.

Lorenzo Coletta



Il Commento di Ottavia Piccolo, attrice
(Intervista di Alberto Baldazzi)


Ottavia Piccolo, tu hai lanciato un appello con Articolo 21 contro il furto di legalità e democrazia. Noi ieri nell’Osservatorio Tg abbiamo titolato che, per Berlusconi, i cittadini sono dei “minus habens”, in quanto non sono in grado di orientarsi e di decidere riguardo una questione così complessa come il nucleare. Come ti senti ad essere una rappresentante eponima dei minus habens?

“Sono molto contenta perché quando mi dicono che sto decidendo sull’emotività dico “è vero”. È su quello che si fanno dei pensieri: io ho dei sentimenti, per esempio la paura, che sentivo già dopo Cernobyl - visto che non sono di primo pelo e me lo ricordo benissimo -  Adesso poi, con Fukushima, vedo quanto è successo e con il sentimento della paura mi metto a discutere e a dire che non voglio il nucleare. Quindi va benissimo. Se poi sono una minus habens, sono molto felice anche di quello; del resto il nostro presidente del Consiglio ci tratta come bambini da un pezzo; “Dei bambini delle medie – ha detto – e neanche quelli al primo banco”.

Venendo all’aspetto politico, un’attualità devastata da tante forzature, molti hanno fatto i complimenti a Berlusconi per la sua trasparenza, per aver detto, se non proprio la verità, tre quarti della verità durante la conferenza stampa con Sarkozy”.

“Davvero non so cosa dire. Più che i complimenti io sono esterrefatta, però è vero che tutto quello che noi abbiamo detto, che era un imbroglio, viene confermato; almeno da questo punto di vista possiamo essere contenti. Non mi fa mai piacere avere ragione su queste cose: vorrei avere torto, e vorrei che il presidente del consiglio fosse una persona con un’unica parola, ma questo è impossibile chiederglielo”.

Una speranza ed una previsione: che fine faranno i 2 referendum, con il terzo che si portano al guinzaglio (quello sul legittimo impedimento). Prevedi che gli organismi giurisdizionali che dovranno occuparsi di questi elementi terranno conto del clima generale?

“Lo spero e ne sono fiduciosa. Non dobbiamo però abbassare la guardia: sta a noi ricordare a tutti gli italiani i referendum ed i loro perché; e comunque, qualsiasi sia il loro orientamento di voto, di andare a votare. Io non dispero che da ora in avanti si possa continuare a far sapere dei referendum. Nel mio piccolo io faccio opera di informazione dal giornalaio, dal macellaio, facendo la spesa, andando sull’autobus, perché trovo fondamentale ed importante che ognuno di noi faccia capire che cosa sta succedendo”.




I dati Auditel di martedì 26 aprile 2011

Tg1 - ore 13:30 4.176.000 22,12% ore 20:00 6.112.000 25,07%.
Tg2 - ore 13:00 3.142.000 17,49% ore 20:30 3.011.000 10,83%.
Tg3 - ore 19:00 1.944.000 11,93%.
Tg5 - ore 13:00 4.100.000 22,51% ore 20:00 5.074.000 20,76%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.920.000 19,85% ore 18:30 1.173.000 9,07%.
Tg4 - ore 19:00 1.085.000 6,57%.
Tg La7 - ore 13:30 904.000 4,82% ore 20:00 2.508.000 10,17%.

Fonte: www.tvblog.it

 


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