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Nei Tg poco sciopero generale, ma tanti disservizi
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di Osservatorio TG

Nei Tg poco sciopero generale, ma tanti disservizi

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 6 MAGGIO 2011

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  • I Tg di venerdì 6 maggio 2011- Tutti i Tg riportano le rivelazioni sugli attentati che Bin Laden si preparava ad organizzare. Il comunicato del Quirinale – giunto poco prima delle 19- con il quale Napolitano invita le Camere a esprimersi sulla nuova maggioranza e la nuova composizione del governo, è anch’essa ripresa da tutte le testate; particolare attenzione, come al solito, dal tg di Mentana.
    Dopo lunga assenza si fa vivo il tema del lavoro nelle scalette di alcuni Tg di prime time, anche se è solo il Tg3 che dà spazio allo sciopero generale della Cgil, cercando di spiegarci, con numerosi servizi,  perché il sindacato presieduto da Susanna Camusso ha fatto questa scelta. Tg5 e Tg1, invece, si soffermano sui “pesanti disagi” subiti dai cittadini, oggi rimasti senza servizi e trasporto pubblico. Emilio Fede per una sera diventa addirittura amico della classe operaia e propone un’intervista a un metalmeccanico di Termini Imerese che tiene a precisare come le manifestazioni di oggi siano controproducenti  ed abbiano solo uno “scopo politico”. Studio Aperto, il Tg La7, e il Tg2  invece, scelgono più semplicemente la linea del silenzio ed ignorano totalmente la notizia. Il Tg1 “carica le batterie” e guarnisce il servizio sullo sciopero della Cgil con tre interventi, ovviamente critici, di Bonanni, e dei ministri Sacconi e Gelmini.
    Molti Tg già da settimane si occupano di spiagge, ma in relazione alla prova costume, alle diete e ai rischi tintarella. Il Tg3, che già se n’era accorto ieri, si occupa stasera della privatizzazione delle spiagge contenuta nel decreto sullo sviluppo.  I punti interrogativi sono tanti e già sono stati riproposti al governo italiano dall’Unione Europea. Anche Mentana stasera cerca di capire cosa rischiano i nostri arenili, mentre il Tg1 e il Tg5 appoggiano le posizioni difensive del ministro Prestigiacomo. Gli ambientalisti sono sconcertati, ma per Studio Aperto tutto è regolare e non si dovrà rinunciare al tuffo gratis. Nel commento abbiamo sentito Patrizia Fantilli, Responsabile dell’Ufficio Legale del WWF Italia.
    Nei Tg italiani capita anche questo: che un conduttore – Emilio Fede- annunci il rinvio a giudizio di se stesso. La conclusione dell’inchiesta dei Pm di Milano sul caso Ruby non affascina Studio Aperto, mentre il Tg3, il Tg La7 lo affrontano fin dai titoli. Il Tg1 invece si sofferma sulle presunte irregolarità delle intercettazioni telefoniche del premier.
    Tanto per cambiare il Tg1 dedica metà delle titolazioni alla cronaca criminale e alle “varie ed eventuali”: l’omicidio di Melania, William e Kate e che cosa sarebbe successo in caso di un mancato “sì” nel corso del Royal Wedding;  infine il super cofanetto di Renato Zero dato in pasto alla folta platea di “sorcini”. Del resto, si conosce il “Minzolini- pensiero”: dopo 15 minuti, la gente non vuol più ascoltare le notizie vere.
    Lorenzo Coletta


    Il Commento di Patrizia Fantilli, Ufficio legale WWF Italia
    (Intervista di Alberto Baldazzi)

    Patrizia Fantilli, ufficio legale del WWF Italia. Tra i tanti rivoli dei provvedimenti sullo sviluppo, annunciati ieri in conferenza stampa da Berlusconi e da Tremonti, c’è anche la concessione novantennale degli arenili. Apparentemente un puro cambio burocratico, ma in realtà non è così. Cosa ne pensa il WWF?

    "Assolutamente non si tratta di un cambio burocratico, si tratta di dare in concessione per ben novanta anni di beni che sono pubblici, ossia le spiagge.  Non è una semplice concessione, in realtà il decreto parla anche di diritto all’uso di superficie, ovvero si potrà costruire su queste aree, dove attualmente non si potrebbe, poiché parliamo delle spiagge italiane".

    Anche L’UE si è fatta viva immediatamente, chiedendoci in sostanza con un forte punto interrogativo: “ Ma di cosa state parlando?”. Queste normative sono omogenee e diffuse in tutta Europa, cosa accadrà?

    "L’Italia ha già una situazione molto particolare rispetto al resto d’Europa, visto che già la maggior parte degli arenili sono in concessione ai privati. Sappiamo tutti che dobbiamo pagare per poter godere del nostro mare che, al contrario, dovrebbe essere di tutti. Quello che peggiorerebbe con questo nuovo provvedimento è che si aumentano le concessioni ai privati, dai 2- 5 fino ai 90 anni. Quindi non solo quelle riguardanti i servizi, ma anche la possibilità di costruire, rimanendo proprietari della costruzione".

    Cosa succederà dopo 90 anni non lo sa nessuno di noi.

    "In teoria, secondo il codice civile, le costruzioni devono ritornare nella proprietà dell’ente pubblico. Stiamo parlando di zone molto importanti dal punto di vista ambientale, paesaggistico e turistico. Un’ultima cosa: riteniamo inoltre che lo Stato, con questo provvedimento, sia stato poco avveduto per quanto riguarda le entrate che potrebbero avere i diversi enti coinvolti. Le concessioni vengono fornite a prezzi irrisori in confronto agli ingenti guadagni dei gestori, per cui ipotecare gioielli di famiglia a fronte di entrate irrisorie, oltre che assurdo e fuori luogo, dal punto di vista ambientale è negativo ed impattante".

    Quello che succederà dopo novant’anni non lo possiamo sapere , ma quello che succederebbe dopo novanta giorni lo possiamo immaginare. La sabbia è già lì, basta portare il cemento e vai con le edificazioni!

    "In questo provvedimento non c’è solo la norma sulla concessione delle spiagge ed il permesso di costruire, ci sono anche altre norme che semplificano in maniera eccessiva le regole urbanistiche. Si potrà avere una concessione edilizia in 60 giorni, con la regola del silenzio assenso, le norme di questo provvedimento, se combinate, sono assolutamente deleterie. È un decreto legge, quindi andrà in vigore subito, non appena sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
    È in dubbio anche il profilo della costituzionalità di questo decreto?
    Ovviamente, visto che secondo la nostra costituzione -parlando di un decreto legge- dovrebbe avere il presupposto di necessità ed urgenza, ma è davvero dubbio che ci possa essere urgenza in queste tematiche".



    Dati Auditel di giovedì 5 maggio 2011

    Tg1 - ore 13:30 3.951.000 23,65% ore 20:00 5.822.000 26,35%.
    Tg2 - ore 13:00 2.924.000 19,59% ore 20:30 2.647.000 10,47%.
    Tg3 - ore 19:00 2.070.000 15,05%.
    Tg5 - ore 13:00 3.666.000 23,98% ore 20:00 4.318.000 19,46%.
    Studio Aperto - ore 12:25 2.470.000 20,51% ore 18:30 822.000 7,90%.
    Tg4 - ore 19:00 1.984.000 9,13%.
    Tg La7 - ore 13:30 906.000 5,42% ore 20:00 2.118.000 9,44%.

    Fonte: http://www.tvblog.it/


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