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"Fora da i ball, giornalisti compresi". Articolo21 aderisce alla campagna dell'Unità. Martedì conferenza stampa
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di Giuseppe Giulietti

"Fora da i ball, giornalisti compresi". Articolo21 aderisce alla campagna dell'Unità. Martedì conferenza stampa

"Fora da i ball, giornalisti compresi". In Italia è di nuovo censura. Dal primo aprile una circolare del ministero degli interni (prot. n. 1305 del 01.04.2011 ) vieta alla stampa l'ingresso nei centri di identificazione e nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo politico. Il pretesto giuridico è la dichiarazione dello stato di emergenza per gli sbarchi. Un salto indietro di diversi anni, quando la direttiva Pisanu stabilì che nei centri di espulsione, che allora si chiamavano Cpt, nessun giornalista poteva entrare, se non al seguito di qualche delegazione parlamentare. Anzi pure peggio, perché oggi la stampa non può entrare nemmeno con i parlamentari. Chiediamo pertanto al governo di rispettare il diritto di cronaca e l’articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà di stampa. La censura non può essere istituita con una circolare del Viminale. I cittadini hanno il diritto ad essere informati. E la stampa ha il diritto di monitorare quello che succede nei centri dove in queste ore sono detenuti migliaia di cittadini tunisini in attesa del rimpatrio forzato".

L'appello ha tra i primi firmatari Giovanni Maria Bellu, Raffaella Cosentino, Gabriele Del Grande, Stefano Galieni, Cinzia Gubbini, Alessandro Leogrande, Stefano Liberti, Antonella Mangano, Marco Rovelli. Si tratta di giornaliste e giornalisti che, da sempre, hanno dedicato tanta parte del loro impegno professionale e civile a contrastare l'esclusione sociale, il sequestro dei diritti, la xenofobia, il disprezzo verso quelli che vengono considerati gli ultimi, gli scarti umani da eliminare perchè " tanto danno solo fastidio e non votano in Italia".

La circolare Maroni è frutto anche di questo clima, è figlia del " Fora da i ball", ma anche di quelli che gridano contro " le Zingaropoli di Milano", oppure di quell'imprenditore di Segrate condannato perchè umiliava un suo operaio, lo dileggiava, gli imponeva un cartello al collo con la scritta " Sono un negro".
Questo appello ci appare non solo condivisibile, ma sacrosanto. Non esistono ragioni, neppure l'emergenza, che possano giustificare la sospensione della Costituzione e dell'articolo21. Non solo viene interdetto l'accesso ai cronisti persino al seguito dei parlamentari, ma i alcuni casi è stato impedito l’accesso anche ai parlamentari.

Al di là delle improponibili ragioni di ordine pubblico, si vuole impedire i cronisti di raccontare quello che accade, di mostrare immagini che susciterebbero vergogna in ogni animo, a partire forse da quella opinione pubblica " cattolica e moderata" che è meglio che non sappia di quale pasta umana siano fatti i governati che si autodefiniscono " i migliori interpreti delle radici cristiane" dell'Italia.

I firmatari dell'appello hanno ragione quando parlano di censura, del resto gli estensori di questa circolare sembrano aver intinto il pennino nello stesso inchiostro con il quale erano stati compilati gli editti per chiedere la cacciata di Fazio, di Saviano, della Gabanelli, di Santoro, di Travaglio, di Iacona, di quelli che ancora tentano, persino dentro il polo Raiset, di tenere accesi i riflettori su queste drammatiche emergenze civili e sociali.

Non solo, dunque, come Articolo21, aderiamo a questo appello, ma chiediamo a tutti di farlo, di pubblicarlo sui loro siti e sui loro blog, di volantinarlo davanti alle prefetture, di portarlo davanti ai centri di accoglienza, di chiedere a tutti i giornalisti di farlo proprio.

Leonard Touadì, un bravo e rigoroso parlamentare del pd, ha proposto a tutti i deputati di firmare insieme una interrogazione al ministro Maroni e di dare la disponibilità a promuovere iniziative ovunque sarà possibile. Aderiamo sin d'ora, anzi ci farebbe piacere che le prime due iniziative fossero promosse a Napoli e a Milano, con la speranza che Pisapia e De Magistris, due persone davvero attente al tema delle libertà civili e della legalità costituzionale, riescano davvero a mandare " Fora da i ball.." gli intolleranti e i censori che continuano ad inquinare la vita pubblica con le loro leggi ad personam e con le loro circolari "contra personas".

Martedì prossimo proprio insieme all'on. Touadì e al presidente Fnsi Roberto Natale alle 14:30 alla sala stampa della Camera promuoveremo su questa vicenda una apposita conferenza stampa.  

Maroni censura Guantanamo d’Italia - di Jean Leonard Touadì


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