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Per i Tg "clandestini" sono i referendum
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di Osservatorio TG

Per i Tg "clandestini" sono i referendum

 

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 31 MAGGIO 2011
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ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 31 MAGGIO 2011

LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 31 MAGGIO 2011
 

I Tg di martedì 31 maggio 2011 - La consegna del silenzio naviga a vele spiegate a soli 12 giorni dal porto. Dopo l’orgia (contenuta, visto il segno dei risultati) dei ballottaggi, come accennavamo già ieri, quasi tutti i Tg continuano a occuparsi  di tutto e di più, compresa Pippa Middleton,  ma stando bene attenti a non sfiorare neanche per errore i temi referendari.  Anche oggi , nel giorno in cui dalla Romania Berlusconi ha accennato al nucleare mettendo le mani avanti rispetto ad una possibile ulteriore sconfitta, nelle redazioni ha vinto l’ordine di servizio consueto: niente referendum in prime time. Ovviamente ci sono le eccezioni: TG 3 con un bel servizio dalla Sicilia sull’acqua pubblica a rischio, e Tg La 7 che  enfatizza l’appello al voto di Bersani ed è  l’unico che si ricorda di annunciare che fra poche ore, ovvero domani, la Cassazione si pronuncerà  sul referendum che riguarda il nucleare, sulla scorta del “trucco” contenuto nel decreto omnibus.  Nel commento abbiamo sentito Luca Faenzi, del Forum dei Movimenti  per l’acqua che ci ha raccontato come tutti gli interlocutori istituzionali e professionali diano ragione alle proteste dei referendari, non facendo però seguire alcun comportamento conseguente.
Segnaliamo un buon servizio del Tg 1 sull’arresto dell’assassino della Politoskaia  - unica tra le testate.
Su Studio Aperto è presente il consueto catalogo di cronaca criminale: caso Scazzi (4 servizi), Melania, Elisa Claps.  Non ci stancheremo di segnalare che  i nostri Tg sono “unici”  nella scelta di utilizzare il tempo teoricamente riservato alle notizie per raccontare storie e storiacce nella logica dei sequel .
Per  fortuna ci riconcilia con il nostro sistema informativo il decisivo servizio del Tg 1 che annuncia l’ inizio delle riprese del film dedicato al matrimonio di William e Kate.
Lorenzo Coletta


 

Il Commento di Luca Faenzi, del Forum italiano dei movimenti per l’acqua
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Luca Faenzi, ieri la decisione tedesca di abbandonare il nucleare è stata totalmente disertata , tranne dal Tg3, dai Tg di prime time; le vicende relative all’acqua pubblica e le posizioni del movimento sono totalmente oscurate, e compaiono solo  in qualche ora antelucana attraverso gli schemi molto rigidi di presentazione dei quesiti referendari. Cosa pensate che possa, o che debba accadere nelle prossime settimane? Siamo a -12 dalla data del referendum.

“Diciamo che oltre alle cose che già non c’erano, come l’informazione sui referendum dell’acqua, sono scomparse anche altre cose, come l’informazione su Fukushima o l’informazione sulle decisioni tedesche. La settimana scorsa abbiamo occupato simbolicamente la Rai e parlato con la direttrice generale Lei , oggi abbiamo incontrato il presidente della commissione di vigilanza Rai Sergio Zavoli. Da tutti riceviamo rassicurazioni che aumenteranno gli spazi informativi e gli spot istituzionali, che verrà dato più spazio nei talk show e nelle testate giornalistiche. Ad oggi però constatiamo che questo ancora non avviene. Riteniamo che sia un “vulnus democratico” che la cittadinanza non venga informata su materie per cui, ne siamo certi, oltre la metà degli italiani è d’accordo e voterebbe sì”.

È possibile da parte vostra, che siete attentissimi a quello che accade e a tutto quello che Non accade del mondo della comunicazione su questi temi, identificare un responsabile? Un colpevole: qualcuno che riesca, a mo di marionette, ad orchestrare l’attività (o meglio la inattività) delle maggiori testate italiane?

“Di sicuro ogni organismo con cui parliamo dalla vigilanza all’Agcom alla Rai, alle varie reti, a chi redige i palinsesti al Tg Parlamento non è mai responsabilità di nessuno, ma sempre di qualcun altro. Di qualcuno crediamo alla buona fede, come la vigilanza Rai, che sta facendo il possibile anche se è un’arma abbastanza spuntata. Per altri riteniamo che la buona fede arrivi fino ad un certo livello …  Insomma: è chiaro che c’è una volontà politica molto larga perché dei referendum non se ne parli, o se ne parli per far travisare le persone, dicendo che non ci sono i referendum perché quello del nucleare è a rischio. Il responsabile per me è il clima politico, ed in una azienda come la Rai, dove le nomine sono quasi tutte politiche, giocoforza si riflette sui palinsesti e sulla programmazione”.


Dati Auditel di lunedì 30 maggio 2011

Tg1 - ore 13:30 3.595.000 20,95% ore 20:00 5.366.000 24,28%.
Tg2 - ore 13:00 3.239.000 20,68% ore 20:30 2.995.000 11,95%.
Tg3 - ore 19:00 2.739.000 18,80%.
Tg5 - ore 13:00 4.338.000 27,26% ore 20:00 4.457.000 20,07%.
Studio Aperto - ore 12:25 3.306.000 25,84% ore 18:30 919.000 8,18%.
Tg4 - ore 19:00 1.083.000 6,94%.
Tg La7 - ore 13:30 996 5,76% ore 20:00 3.106.000 13,78%.

Fonte: www.tvblog.it


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